1. Sui pinenei


    Data: 06/04/2019, Categorie: Sesso di Gruppo Autore: reveur, Fonte: Annunci69

    ... quella distanza.
    
    Il giovane in tutto quel tempo non aveva profferito parola, mentre aveva seguito tutte le manovre professionali della donna ed osservato con attenzione il suo viso e l’aspetto in generale: corporatura regolare, tonica, come chi è abituato a frequentare assiduamente la palestra, ma nel caso di quella donna, evidentemente, era dovuto anche ai lavori manuali che faceva nella fattoria; capelli lisci, castano chiaro, tendenti al biondo, che gli scendevano fin alla base del collo; bocca grande con labbra carnose, di quelle che fanno fare cattivi pensieri a gran parte degli uomini francesi; età oltre la cinquantina; gli occhi anch’essi castano, ma profondamente tristi, cosa che, aggiunta alla voce sommessa ed un tantino roca, stava ad indicare uno stato di profondo malessere.
    
    François di sofferenze di un certo tipo ne sapeva qualcosa, per questo si predispose verso la donna come verso un compagno di sventura, trattandola con molto garbo e sensibilità.
    
    “Bene! A quanto pare non ho altra scelta: sono obbligata ad ospitarvi, perché è evidente che non siete in condizioni di cercarvi qualsiasi altra sistemazione, ne ho alcuna voglia di accompagnarvi, a quest’ora, da qualsiasi parte” disse ad un certo punto la donna con una nota di forzata ironia e senza nascondere lo scarso entusiasmo ad avere un estraneo tra i piedi.
    
    François se n’avvide per cui si alzò e si diresse senza tanta convinzione verso la porta dicendole:
    
    “Madame, intuisco che non desideriate ...
    ... avere estranei tra i piedi e vi comprendo, per cui tolgo il disturbo e riprendo il mio cammino per cercare nel buio della notte un’improbabile sistemazione… Vi ringrazio comunque di esservi presa cura di me.”
    
    “Accidenti, no! Vi prego ignorate le mie parole. L’amarezza offusca la mia mente e la mia sensibilità, oltre che il mio senso etico. Vi prego di credere che non sono così insensibile, ma in questo periodo molti problemi gravano sul mio animo facendomi assumere comportamenti riprovevoli. Restate vi prego… Mi sentirei terribilmente in colpa pensarvi a gironzolare lì fuori, di notte e con la caviglia in quelle condizioni” e nel dire ciò la donna allungò il braccio e posò la mano sul braccio dell’uomo, per sottolineare il suo rammarico per essersi dimostrata così astiosa.
    
    “Credetemi, vi affrancherei ben volentieri della mia scomoda ed indesiderata presenza, ma non ho alternative, non sono in grado di camminare… Vi prometto però che farò di tutto per non farvi avvertire la mia indesiderata presenza …..”
    
    Poi, dopo qualche minuto di silenzio e di esitazione il giovane riprende con voce triste: “Intuisco la natura del dolore che opprime il vostro cuore ed offusca i vostri occhi e la vostra mente…”.
    
    L’asserzione stupì la donna, ma le fece intendere di trovarsi in presenza di un giovane alquanto sensibile; probabilmente anche lui era alle prese con qualche problema sentimentale.
    
    “Beh, anche i vostri occhi non trasmettono gioia… e non credo d’ingannarmi” ribatte la ...
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