1. Sui pinenei


    Data: 06/04/2019, Categorie: Sesso di Gruppo Autore: reveur, Fonte: Annunci69

    Gli ultimi bagliori del sole di un freddo pomeriggio d’autunno si stavano spegnendo dietro le cime delle alte montagne dei Pirenei.
    
    François guidava lentamente, anche se gli mancavano ancora 40 km per raggiungere l’albergo. Aveva poca voglia di arrivare molto prima di cena perchè non avrebbe saputo come impiegare il tempo, in quella piccola cittadina frontaliera, che di sera era quasi sempre deserta. Non era la prima volta che vi si recava per motivi di lavoro, quindi sapeva che lì le serate erano una vera e propria agonia.
    
    D’altronde la guida lenta conciliava i suoi pensieri pregni di ricordi dolorosi, di nostalgia, di solitudine: da quando la moglie lo aveva lasciato, quasi un anno prima, non era più lo stesso; aveva perso la sua allegria, la sua capacità di relazionarsi con gli altri e soprattutto con le donne.
    
    Poco prima aveva lasciato addirittura la statale, per il gusto di variare il percorso, ad aveva imboccato una stradina secondaria. Ben presto però si rese conto che non era stata un’idea molto felice… Infatti si ritrovò a percorrere una straducola stretta ed accidentata, piena di buche e di curve insidiose. Per altro non c’era anima viva: nessun distributore di benzina o centro abitato interrompeva la sequela continua di alberi e costoni rocciosi e solo di tanto in tanto s’intravedeva qualche rara fattoria.
    
    Sarebbe stato un bel guaio rimanere in panne su quella strada, pensò François, ma il suo pensiero a dir poco premonitore non riuscì a completarsi ...
    ... perché in una curva ceca una mandria di mucche gli si parò innanzi all’auto… Con una brusca sterzata riuscì ad evitare l’impatto con la mucca più vicina, ma non con l’albero al lato della strada. Lo schianto fu disastroso, la zuccata contro il parabrezza dolorosa…
    
    L’uomo restò immobile ed incredulo per alcuni minuti, per riprendersi dallo stordimento e dallo spavento, mentre dalla fronte il sangue gli colava sul viso e sul collo imbrattandogli la camicia.
    
    Le mucche lo stavano a guardare con aria di disapprovazione e sembravano dirgli: “Scemo! Cosa combini?....”
    
    “Maledette bastarde…..” impreca il giovane e giù una serie nutrita di considerazioni poco onorevoli a proposito delle escrescenze che ornavano i capi delle imperturbabili mucche.
    
    François scese dall’auto per constatare i danni: parabrezza in frantumi, un’accentuata rientranza del cofano in corrispondenza del tronco dell’albero e vapor acqueo che fuoriusciva dal radiatore, tutti segnali che la dicevano lunga sulla gravità dei danni. Rientrò in auto e provò a mettere in moto: nulla... Provò a chiamare in albergo per farsi mandare un carro attrezzo, ma non c’era campo. Era praticamente isolato, tra i Pirenei, mentre stava facendo buio, su una stradina dimenticata da Dio e dagli uomini.
    
    C’era da stare poco allegri.
    
    Senza ulteriori indugi François chiuse l’auto e si avviò a piedi sperando che sopraggiungesse qualche auto a cui chiedere un passaggio, ma non ci credeva molto perché da quando aveva imboccato la ...
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