1. 26 anni, vergine


    Data: 05/04/2019, Categorie: Prime Esperienze Autore: MakuMah, Fonte: EroticiRacconti

    ... piegata a 90, con un bel culetto vergine, slip minimal di pizzo nero con la stessa fibbia di strass del reggiseno...
    
    In effetti quando mi girai lui si era già spogliato e, rimanendo in boxer, si accostò a me. Iniziammo a baciarci dolcemente con piccoli colpi di lingua, leggeri morsi alle labbra, lui guidò la mia mano ai boxer: eccolo lì il primo pene della mia vita, duro e fortunatamente non di enormi dimensioni. Questo mi rassicurò, mi sembrava migliore da gestire. I baci si fecero più passionali, il respiro più intenso e a mi piaceva un sacco questa situazione, percepivo quanto lui mi desiderasse e quando mi slacciò il reggiseno e fece un passo indietro per ammirare la mia generosa quarta misura mi sentii come una Venere. L’imbarazzo della nudità non c’era più e tornai a massaggiare i suoi boxer, lui li abbassò e mi accompagnò ad inginocchiarmi. Faccia a faccia con quel coso perfettamente dritto, con la cappella un po’ umida pensai: “Mo, adesso che devo fare?” Ma a casa avevo studiato parecchio, se così si può dire, tra racconti di fellatio e video di pompini, quindi iniziai, un po’ a caso devo dire, ad armeggiare con il suo coso così come avevo visto fare. Lo persi in mano, iniziai a segarlo. Poi lo alzai e leccai l’asta un paio di volte, tornai a segarlo e sentii che lui aveva un respiro leggermente più rumoroso e capii che stavo facendo bene. Lo baciai sulla punta, nonostante fosse umido non aveva odori, mi piaceva e soprattutto percepire le sue reazioni mi ...
    ... rassicurava. Lo presi in bocca, inizialmente solo la cappella, continuando a segarlo con la mano, poi le sue dimensioni mi permisero di metterlo in bocca tutto, di sostenermi con le mani ai suoi fianchi e di farlo scorrere dentro e fuori della mia bocca. Lui gemeva sommesso e istintivamente mi prese la testa e iniziò guidarmi per governare il movimento secondo il suo piacere, spingendolo veramente in gola. Io però non ressi molto, caspita, era la mia prima volta, e mi scostai con un colpo di tosse, lui si scusò e io, sorridendogli, ripresi tranquillamente la fellatio. Massaggiai lo scroto, leccando l’asta e lo rimisi tutto in bocca stringendo le labbra e cercando di aumentare il ritmo della pompa. Lui iniziò a ripetermi o a ripetersi: “No, non sei vergine, cazzo, è impossibile… No non sei vergine” tra un sospiro e un gemito. A me non interessò se fosse una sua gentilezza o se effettivamente ero così brava, so solo che questo mi diede molta carica e molta sicurezza. Così iniziai a smanettarlo veloce succhiando avidamente solo la cappella, circondando il glande con la punta della lingua e lasciai che lui continuasse ad ansimare, godere e ripetermi che una vergine non avrebbe fatto un pompino così e più lui godeva più io ci giocavo e sperimentavo, come trastullare il suo frenulo con la punta della lingua dando veloci colpetti. Pulsava. Si quel cazzo pulsava. Io, la vergine, stavo facendo godere un uomo. Io, la vergine, non avevo sbagliato , facendolo ammosciare, anzi.. era come marmo ...
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