1. 26 anni, vergine


    Data: 05/04/2019, Categorie: Prime Esperienze Autore: MakuMah, Fonte: EroticiRacconti

    ... caldo, rigato da vene grosse di sangue. Di colpo lui mi rialzò e mi spinse sul letto. Io strisciai su, verso i cuscini, lui arrivò a gattoni, col cazzo sempre in tiro, mi aprì le cosce, mi sfilò gli slip. Al tempo non avevo imparato ancora la pratica della depilazione integrale, non so nemmeno se 20 anni fa fosse già in voga, sicuramente trovarsi una figa curata ma pelosa non lo turbò perché dopo essersi infilato tra le mie gambe con la testa, la osservò accarezzandola dolcemente, ci sputò e, spostando le grandi labbra, iniziò lentamente a leccarmi. Oddio, un brivido intenso mi percorse la schiena e chiusi gli occhi. Pensai di stare in paradiso ma non sapevo che il paradiso avesse così tanti gradoni. Perché le leccate si fecero più veloci, leccate a piena lingua, dal buco al clitoride e il paradiso era ancora più bello, quando poi mi mise lentamente il dito medio nel buco e con la punta della lingua mi trastullò il clitoride iniziai a vedere pure gli angeli. Ma cosa mi ero persa tutti questi anni? Oh si cazzo, volevo volare e avevo trovato la persona giusta. Delicato, ma voglioso e mai stanco di me. La mia intimità era tutta bagnata adesso così lui abbandonò le attenzioni alla foresta e iniziò a salire con piccoli baci sulla pancia, fino al seno e ai capezzoli che leccò e succhiò con dovizia, mentre io gli accarezzavo la testa e con una gamba gli sfioravo il corpo che pian piano fu sopra di me. “Cavolo” pensai “Eccoci qua, sto per fare sesso”
    
    Lui mi sussurrò “Non ...
    ... preoccuparti, sarò bravo, tu rimani così rilassata” mi baciò piano e con una mano guidò la sua cappella sa sfondare definitivamente la mia verginità. Entrò piano, così come aveva promesso ed io non potei fare altro che trattenere il respiro. Gli occhi erano fissi l’uno nell’altra: piccoli movimenti delicati del suo bacino spinsero quel marmo sempre più dentro di me, poi si fermò: “Tutto bene?” “Si” risposi e lo cinsi con le mie mani allargando meglio le cosce. Facemmo sesso così, dolcemente, fino a prendere il ritmo come un corpo unico che danzava una musica sinuosa. I respiri sempre più presi, i movimenti di bacino sempre più veloci e decisi. Le lingue si intrecciavano mentre nella stanza echeggiavano solo i nostri respiri eccitati e il rumore del sesso, quando l’umidità della caverna è tanta. Qui rovinai tutto perché iniziai a sentire caldo dentro e lo spostai di colpo spaventata. Non stavamo usando precauzioni e credevo lui fosse venuto dentro. Lui mi rassicurò ma non continuammo. Ci sdraiammo vicini e finalmente tornammo a parlare. Io sentivo il cuore a mille e la figa umida come mai avevo sentito prima, nemmeno quando mi masturbavo nella solitudine del mio letto. Dopo qualche chiacchiera lui tornò in tiro “Ti desidero tanto” mi disse. Ci accarezzammo di nuovo, io lo segavo e lui mi masturbava alternando due dita dentro e il massaggio al clitoride. Mi accompagnò a girarmi di fianco. Corpo a corpo sentivo il suo pene tra le mie natiche, le sue mani sul mio seno. Le vedo ancora ...
«1...3456»