1. La sera in cui ci conoscemmo…


    Data: 01/04/2019, Categorie: 69, Etero Gay / Bisex Sesso di Gruppo Autore: taycio, Fonte: RaccontiMilu

    ... corpo esperti di Polly se n’accorsero e le fecero esclamare: ‘Ti prego, vieniti addosso, libero!’
    
    Eseguii pochi istanti dopo esibendomi in un maestoso schizzo che piombò un po’ sul muro e sulla testata del letto, un po’ mi guizzò in faccia e il resto su spalle, busto e addome. Lei mi guardò la cappella, sporca e ancora barzotta, sorrise, temporeggiò qualche secondo, poi decise di attendere e andò a poggiare le labbra sul mio petto, proprio su uno schizzo del mio succo. Alzò gli occhi verso il mio volto e scambiandoci un’occhiata profonda e animalesca mi disse: ‘ mi sto cibando di te, ti sto gustando” Poi mi fissò le labbra e disse: ‘Ti sto offrendo il tuo caldo secreto: devi cibartene anche tu!’ Quindi succhiò un’abbondante goccia di sborra dal mio torace, si poggiò sugli avambracci e portò la sua bocca sulla mia e ci scambiammo un lento e sconcio bacio. Il mio pisello riprese vigore e riportò la cappella in bella vista. Lei si staccò, chinò la fronte e toccò la cappella con la punta dell’indice’
    
    ‘quindi sussurrò: ‘eccoti qui, tesoruccio mio!’
    
    Si mosse e sfiorò la cappella col polpastrello, afferrò l’asta e disse, sensuale: ‘sai che sentire il cazzo che mi diventa duro in bocca mi piace da impazzire ?’ Scese con il busto e fissando l’uccello gli si avvicinò fino a baciarlo e quindi, salutatolo, scese con la bocca, fino a possederlo, fino a renderlo schiavo delle sue labbra. Iniziò un pompino straordinario: assaporava il mio pisello come fosse un cibo prelibato, lo ...
    ... gustava ora energica, ora dolce e delicata’era qualcosa d’indescrivibile! Non capivo se in quegli istanti fosse più in mio potere o in balia del piacere e del godimento.
    
    La mia attenzione fu rapita dei suoi magnifici capezzoli, bruni e dritti, eccitati, quasi fossero usciti dal ghiaccio. Sembravano due invitanti fragoline di bosco, ma con qualcosa di gudurioso attorno, come fragole intinte sotto la fontana di cioccolato. Mi attirarono quasi magneticamente e li afferrai tra i polpastrelli, li strinsi un po’, accennai quindi una lieve torsione e poi continuai a giocarci senza un bel preciso schema. La sollevai e la baciai al centro del petto, quindi mi spostai a leccare i prosperosi ed afrodisiaci seni fino a culminare in svelte leccatine e morsetti al capezzolo prima sinistro e poi destro. La lingua sfuggì ancora alla volta delle ascelle…profumavano di pulito, di delicato! Ad ogni passata di lingua la vedevo gemere, contorcersi, digerire ogni grammo del piacere che le stavo regalando’era qualcosa di favoloso. Mi chiesi se stessi sognando ma fui distolto dalla contrazione vigorosa del suo pube. Mi stuzzicò e giratala a pancia in su scesi fino a divorarle l’inguine. Mi persi in quel canyon e a tratti ne uscivo diretto verso uno più profondo e lussureggiante. Le aprii la figa e rimasi estasiato da quella soave visione: due carnose labbra brune ‘ quasi fossero abbronzate e degne della loro portatrice ‘ proteggevano un rosa fiorellino grondante di umori e passione. Non potei fare ...
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