1. La sera in cui ci conoscemmo…


    Data: 01/04/2019, Categorie: 69, Etero Gay / Bisex Sesso di Gruppo Autore: taycio, Fonte: RaccontiMilu

    ... l’attesa che non per il tenore dei discorsi. D’un tratto Polly mi chiese il permesso di allontanarsi alla volta della toilette. Dopo pochi lunghi minuti tornò. Il pugno gonfio e chiuso suggeriva che stesse portando qualcosa’ma cosa? Lo fece scivolare nel mio palmo, si chinò e mi sussurrò all’orecchio un deciso e provocatorio: ‘queste sono per te!’ Erano le sue mutandine, fradice di passione, madide di lei.
    
    Mi sentii pervaso da una vampata e m’alzai di scatto, afferrai con vigore la giacca, la fissai in volto, la presi per un braccio e accompagnandola le dissi di andare verso l’ascensore. Era al piano. Salimmo, schiacciammo il 2. Mi accostai a lei e le sussurrai un complimento spinto e già che avevo la bocca vicino all’orecchio approfittai per poggiare le mie labbra umide e farle scorrere lungo tutto il collo fino alla base.
    
    Spalancammo la porta di camera, la richiusi dietro di noi e le afferrai le braccia. Ero su di lei…era mia. Le forzai le labbra con la mia lingua bramosa di piacere. Ci concedemmo un lungo ed effervescente bacio poi tirai fuori di tasca le sue mutandine, umide e impregnate del suo profumo. Le accostai al naso, ne respirai l’essenza, poi alla bocca e iniziai a leccare e succhiare, quindi le portai alle sue labbra, bramose di quegli umori. S’infilò due dita sotto la gonna e le portò alla mia bocca perché io le ciucciassi, quasi stessi facendo un pompino alla mano. Le poggiai il mio arnese incatenato contro il fianco e contro il monte di venere. Le ...
    ... afferrai le chiappe: una morsa salda ma delicata che pareva dicesse ‘ti voglio’. Iniziai a sfregare la patta contro di lei poi presi a mimare le pompate, spingendo il mio pisello contro di lei.
    
    Mi prese il volto tra le mani e fissandomi negli occhi mi disse: ‘mi faresti impazzire se ti masturbassi per me, tutto nudo con la tua cappella in primo piano” ‘à votre service’ risposi in un enfatizzatissimo francese. Questo la fece arrapare ancor di più e continuò: ‘e magari con un dito in culo per farti gemere come una troia infoiata!’ ‘Beh, mettimelo te il dito, no?!’ dissi secco e malizioso mentre mi stendevo sul comodo matrimoniale che riempiva la stanza. Non chiedeva di meglio: dirizzò la schiena, s’infilò indice e medio in bocca, s’inginocchiò sul letto, in fondo al materasso e si mise a fissarmi a testa china con le dita in bocca.
    
    Presi a segarmi: era impossibile resistere a tanto. Mi chiese se avevo rispettato la sua richiesta: non masturbarmi per una settimana e serbare tutto il mio succo per il nostro incontro. Avevo obbedito. Soddisfatta si sfilò il vestitino: ora era sublime. La mia cappella la puntò come se la volesse salutare e omaggiarne la bellezza. Quindi la sentii gonfiarsi ancor più. Lei iniziò a giocare col mio buchino. Prima accarezzandolo, poi insidiandolo fino ad infilare il medio e quindi l’indice, facendoli scorrere su e giù o roteandoli dentro lo sfintere. Era una goduria indescrivibile. Iniziai a sentire lo spasmo tipico del pre-orgasmo. Gli occhi ed il ...
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