1. Triangolo uomo-uomo-donna - seconda parte.


    Data: 17/03/2019, Categorie: Sesso di Gruppo Autore: Honeymark, Fonte: Annunci69

    Triangolo MMF – Seconda parte.
    
    L’uomo che mi amava.
    
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    Passai il sabato riposando e la domenica giocando a golf. Il lunedì tornai in ufficio con una certa curiosità
    
    - Ragazzi, buon inizio di settimana. – Dissi ironico, sapendo che il lunedì è un brutto giorno per tutti i lavoratori.
    
    Non ricordo se risposero.
    
    Roberta però, come sempre, mi seguì in ufficio a organizzarsi il lavoro confrontandosi con me.
    
    - Come è andata avanti? – Le chiesi con noncuranza.
    
    Lei mi restituì le chiavi.
    
    - E’ andata avanti ancora un po’, - ammise. – Adesso penserai che sono una troia, vero?
    
    - Sì, certo. Sei una troia.
    
    Ci rimase male e si avvicinò a me seria.
    
    - Dimmi che scherzi.
    
    - Sì, scherzo. – Risposi sorridendo. – Ti voglio bene.
    
    - Meno male, - disse facendo un profondo respiro.- Non vorrei perderti per nessuna ragione al mondo.
    
    - Ah sì? Vediamo se è vero.
    
    Mi abbassai e l’accarezzai sotto le gonne. Non portava le mutandine.
    
    - Ehi, non vale! – dissi. – Vuoi ottenere la mia benevolenza!
    
    Sorrise e si lasciò toccare divertita di avermi stupito.
    
    - Mettiamoci a lavorare, mi disse. Ti racconto tutto a ora di pranzo.
    
    Verso l’una e mezza stavo seduto in centro al divano del mio ufficio, con lei che camminava parlandomi.
    
    - Io ne ho approfittato – disse misurando le parole - e me lo sono fatto finché ha funzionato.
    
    - Hai fatto bene.
    
    - Mi consideri sempre un troia?
    
    - Sì.
    
    - Daiii!
    
    - Ha ha! Vuoi tenertelo?
    
    - ...
    ... No. E non vuole neanche lui una relazione.
    
    Tutti due vogliamo te.
    
    - Dimmi che scherzi…
    
    - Senti, - disse venendomi a leccare l’orecchio. – E’ te che amo.
    
    - Sai che non è vero.
    
    - Sei il mio mentore, il mio capo. Il padrone… La persona con la quale riesco a realizzarmi sul lavoro come non era mai capitato prima. E col tuo sesso mi pare di volare vicino al sole.
    
    - La stessa cosa posso dirla di te. Ma questo non è amore, - sorrisi. - E neanche un calesse.
    
    - Voglio dire che quando mi vieni in bocca mi sento privilegiata, quando mi chiavi mi sento amata, quando mi inculi mi sento di tua proprietà.
    
    - Dio mio, - le dissi avvicinandomi a lei. - Che belle parole… Speriamo che almeno in parte siano vere.
    
    - Lui, invece, Mirko, - continuò allontanandosi - sono io che possiedo lui. Io sono la sua padrona e lui è il mio schiavo.
    
    - E non ti va bene questo?
    
    - Ne abbiamo parlato. Entrambi vogliamo te.
    
    - Anche io gradisco essere con voi.
    
    - Senza di te io e lui non ci attiriamo. Ci piace essere guardati e appartenere a te.
    
    - E’ bello sentirvelo dire.
    
    - Anche lui vuole appartenere a te.
    
    - Cioè?
    
    - Vuole sbocchinarti, vuole che lo inculi, che lo frusti, ecc.
    
    - Dai smettila.
    
    - No, lo hai conquistato anche se è etero. La dominazione è trasversale.
    
    - Era l’ultima cosa che volevo.
    
    - Beh, siamo tuoi entrambi. Senza di te io e lui non ci incontriamo più.
    
    - Non lo inculerò mai.
    
    - Peccato, - sorrise maliziosa. - Mi sarebbe piaciuto vedervi. ...
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