1. Santa a parole… ma a fatti? chi male pensa male fa’… (terza parte)


    Data: 17/03/2019, Categorie: Sesso di Gruppo Autore: ghostlover, Fonte: Annunci69

    Sono un marito che pensava di avere una moglie inibita e invece, sotto sotto, tutto le cose che apparentemente le fanno tanto schifo, sono quelle che al contrario le fanno bollire il sangue, fino a farla trasformare in un mostro assetato di sesso non convenzionale…
    
    In spiaggia:
    
    “Aspetta un attimo!...” La blocco afferrando il mio telefono. “…Prima mettiti in posa per una foto ricordo.”
    
    Lei si siede sul lettino e assumendo le pose di una modella si lascia ritrarre in una serie di scatti innocenti. Subito dopo mi avvicino e faccio un selfie esclamando: “Queste andranno dritte su facebook… tanto per far schiattare d’invidia i miei amici!”
    
    Giulia mi guarda con espressione indecifrabile e chiede: “Pubblichi le mie foto in costume? Con questo costume?... Che sembra acquistato in un pornoshop?”
    
    “Perché? Che problema hai?... Siamo al mare e tu…” Richiamo le foto sul piccolo schermo, le guardo estasiato, poi continuo: “… sei splendida!” Rialzo lo sguardo e con tono affranto le dico: “Come faccio a non condividere una cosa così bella?” Le passo il telefono e mentre la vedo andare in brodo di giuggiole per il complimento appena ricevuto, rincaro la dose: “…I mie amici sarebbero felicissimi… lo sai quanto ti adorano!”
    
    “Quella banda di depravati sessuomani, che mi guardano le tette come farebbe un vitello affamato con una mucca da latte?... Non me ne parlare per carità! Se avessi dovuto decidere di sposarti guardando solamente la gente che frequenti… sarei scappata a ...
    ... gambe levate!”
    
    “Hai voglia di litigare?” Chiedo stizzito.
    
    Lei per un attimo rimane in silenzio continuando a sfogliare le foto. Poi sorridendo a denti stretti mi riporge il Samsung e avvisa: “Ti concedo solo questa!... Nelle altre assomiglio troppo a una troia vogliosa di cazzi!”
    
    Fingo una immediata quanto pudica indignazione e alzando la voce cercando d’imitare una zitella tutta casa e chiesa, dotata oltretutto di nobile erre moscia, affermo in modo teatrale : “OOHHH, MIO DIO! Chi ti ha insegnato a paVlaVe in questo modo oVVibile e volgaVe. Non ti veVgogni?”
    
    Sorride divertita, poi afferma in modo inquietante: “Voi non sapete cosa sarei capace di fare io…”
    
    Resasi conto dell’istintiva gaffe appena uscita dalle sua labbra carnose, che io e Marco consideriamo rubate ad una pompinara incallita, si distende a pancia sotto e incrociando le braccia dietro la schiena scioglie il nodo del suo bikini. Senza aggiungere niente afferro l’olio solare e comincio a spalmarla come una costina da mettere sulla brace, ma quest’anno, a differenza di tutti gli altri, non tento di toccarle le enormi tettone schiacciate contro il tessuto del lettino, e nemmeno provo a metterle crema sotto ai bordi delle mutandine esclamando ingenuamente: “Sai… Il sole qui è molto forte… meglio prevenire che curare….” Eseguo l’operazione diligentemente cercando a tutti i modi di evitare un’erezione, che dimostrerebbe così il mio estremo coinvolgimento sessuale. Alzo le mani e chiedo in modo professionale: ...
«1234...12»