1. Mi ricordo


    Data: 15/03/2019, Categorie: Etero Autore: Zindo, Fonte: Annunci69

    Mi sento come il ragionier Fantozzi perseguitato dalla nuvola dell'impiegato sfigato.
    
    Sono venuto a trascorrere pochi giorni al mare, prima che inizi l'alta stagione ed i prezzi diventano proibitivi. Altro che mare, fuori piove, quanto piove. Non conosco nessuno in questa piccola località. Questo è il primo giorno, il paese non offre niente oltre la spiaggia ed il bar sulla piazzetta, ma non conosco nessuno ed andare al bar per stare da solo è peggio che starmene qui, disteso su questo letto che mi è estraneo. Non so esattamente in cosa, ma questo letto è diverso da quello di casa mia: la consistenza dei materassi, lo spessore dei cuscini, l'odore delle lenzuola sono tutti diversi da quelli del mio letto.
    
    Come se non bastasse c'è un'afa insopportabile che mi impedisce persino di schiacciare un pisolino.
    
    Ecco perché sono disteso , impegnatissimo nel fare un bel niente. Un poco incazzato con il tempo, un poco con la malasorte.
    
    Nella mente si generano pensieri di vario genere che si intrecciano tra loro senza alcun filo logico e la noia regna sovrana su tutto, dominando anche me.
    
    Come scene poco nitide di un film visto tanto tempo fa passano nella mia mente spezzoni di antichi ricordi. Lascio perdere quelli che mi fanno incazzare ( e sono tanti) e che riguardano il ritrovarmi qui, ora, così, da solo e coltivo ricordi più piacevoli.
    
    Quali ricordi possono essere più piacevoli di quelli dei momenti spensierati? Di quelli delle avventure vissute con belle donne? ...
    ... Dei momenti di vita godereccia di tempi più o meno remoti?
    
    Che bella cosa cullare i ricordi particolari, i vari “mi ricordo quando” o come diceva Fellini “Amarcord..”
    
    Ecco: ripenso ad Amarcord di Fellini con la sua sensuale Gradisca.
    
    Ah,ah,ah no, no, non mi sto paragonando al geniale maestro Fellini, sto semplicemente ricordando.
    
    Tra i tanti episodi che affiorano alla mente c'è anche la visione del film Amarcord di Fellini in un cinema all'aperto. Erano chiamate “arene” i cinema all'aperto e ne esistevano molti alcuni decenni fa, in particolare nelle località di villeggiatura balneare.
    
    Ovvio che le proiezioni avvenivano necessariamente nelle ore notturne. Ero giovane allora e svolgevo lavori saltuari, spesso in attività connesse al turismo: cameriere a chiamata in qualche ristorante, trasportatore di bevande da un grossista ai vari bar e locali di ristorazione, fattorino per chiunque avesse consegne da effettuare a domicilio, eccetera. D'estate il lavoro non mi mancava anche se non sapevo mai quale sarebbe stato quello del giorno dopo, di certo non avevo molto tempo durante il giorno e quindi non frequentavo molto la vita di spiaggia, quella che che facilitava le non poche piacevoli avventure a molti altri della mia età.
    
    Una sera ero particolarmente stanco ed anziché aggregarmi alla solita compagnia di amici ed andare in qualche posto a ballare o fare baldoria, me ne andai a vedere , appunto, “Amarcord” di Fellini in proiezione nella locale “arena”. Con i ...
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