1. Le dolci seghe di mia zia


    Data: 09/03/2019, Categorie: Autoerotismo Etero Incesti Autore: nik, Fonte: RaccontiMilu

    ... l’ora di andare a letto, era una liberazione, nel sonno almeno avrei smesso di continuare a pensare ‘alla porcata’ che avevo combinato.
    
    La mattina la zia entra nella mia camera ‘Devi alzarti altrimenti arrivi tardi all’Università!’, ‘Si zia… adesso mi alzo… sai ho dormito male!’.
    
    Si sedette sul letto al mio fianco. Aveva la stessa gonna di quella mattina famosa della settimana predente.
    
    Mi appoggiò una mano sulla pancia e iniziò a parlare, non ricordo neppure cosa avesse detto o forse non l’avevo affatto ascoltata. Il mio ricordo era a quando si era seduta al mio fianco e mi aveva masturbato. In quel momento quello che mi aveva detto il giorno precedente e che mi aveva fatto passare una giornata infernale non importava più nulla.
    
    Avevo il pene che scoppiava, enorme. Lei continuava a parlare a spiegare che bisognava dimenticare quello che era successo.
    
    Misi una mano sopra alla sua che continuava a tenere sulla mia pancia.
    
    ‘Vedi, zia, si può cercare di non pensarci, si può fare finta di niente. Ma è successo’ dissi con voce calma.
    
    Gli spostai la mano sul mio pene che in quel momento era di dimensioni mostruose. Inizia i muovergliela, con la sua mano mi stavo massaggiando il pene da sopra alle coperte. Mi guardava con un espressione sconsolata. Penso che anche lei si sentiva una missionaria. Abbassai le coperte e la zia, guardando il pene, lo afferrò e iniziò una delle sue fantastiche seghe.
    
    ‘Ferma zia! Aspetta!’
    
    ‘Vedi? Io lo sapevo che i sensi di ...
    ... colpa avrebbero assalito anche te!’
    
    ‘Zia, non hai capito, togliti la gonna e la maglia. Voglio farti male! Voglio spaccarti!’
    
    ‘Daiii… daiii…. Con un cazzo come il tuo dentro potrei impazzire’
    
    La zietta si era trasformata in una maialona assetata di cazzo. Si distese sul letto tolse la maglia e nella fretta alzò la gonna senza toglierla e si sfilò le mutande ‘Dai fammi vedere cosa mi fai… daiii…’.
    
    Gli saltai sopra con una furia tale che dopo pochi colpi esclamò ‘Piano.. Piano… Mi spacchi davvero se continui così’.
    
    ‘Zia… voglio riempirti di sborra, hai delle tette magnifiche, siiii… siiii…’
    
    Gli stavo massaggiando il clitoride mentre la montavo con una furia esagerata quando ebbe un orgasmo violentissimo, urlava ‘Godoooo… Godoooo… Dai…Dai… non fermarti’ un fremito l’attraversava, era magnifica.
    
    Mi appoggia sopra a lei, non avevo ancora raggiunto l’orgasmo.
    
    ‘Dai, adesso tocca a te, voglio sentire quando mi schizzi dentro’
    
    Ripresi a saltargli sopra, non durai più molto. Mentre il mio seme la inondava vedevo un senso di soddisfazione pazzesco sul suo viso.
    
    Rimasi sdraiato sopra a lei fino a quando il pene non era tornato a riposo, volevo godermela il più possibile.
    
    Sembrava stregata, non perdeva più un occasione per entrare nella mia camera e toccarmi. Era diventata una ninfomane!
    
    La novità e il gusto della trasgressione cominciavano, da parte mia, a scemare. Volevo qualche cosa di nuovo!
    
    In verità qualche cosa di nuovo lo avevo già avuto, la zia ...
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