1. Le dolci seghe di mia zia


    Data: 09/03/2019, Categorie: Autoerotismo Etero Incesti Autore: nik, Fonte: RaccontiMilu

    Avevo 24 anni e vivevo in casa da mia zia, mi ero trasferito li vicino a Milano per andare all’università.
    
    Mi presento: sono alto 1,83, un bel fisico (vado in palestra regolarmente) capelli chiari lunghi.
    
    I mie zii abitano in un paesino poco distante da Milano, lei è casalinga e lui lavora in Comune.
    
    Lei è una bella donna di 48 anni, quando vado con lei a fare la spesa vedo molti uomini che si girano a guardarla. Sicuramente il suo seno non passa inosservato, nonostante l’età sembra ancora molto sodo. E’ alta un metro e settanta, un bel fisico, nella norma.
    
    Passavo molto tempo con lei, mio zio era sempre a lavorare o in giro con gli amici.
    
    Credo che non facessero quasi mai sesso, non li vedevo affiatati. Penso che lei fosse convinta di essere ‘vecchia e brutta’, a volte lo diceva. Non ho mai osato dirgli che quando usciva gli uomini, ma anche i più giovani come me, la guardavano.
    
    In quella casa mi trovavo bene, i mie zii facevano di tutto per farmi sentire a mio agio. Avevo anche una camera da letto tutta mia e una scrivania dove passavo ore a studiare.
    
    Non avevo una ragazza, inutile dire che mi masturbavo. Mi masturbavo molto, forse troppo. Alcuni giorni anche tre volte.
    
    Un giorno mi era capitato casualmente di vedere mia zia girare per casa con una maglietta e senza reggiseno, non l’avevo mai guardata con questi occhi, il seno ad ogni passo saliva e scendeva.
    
    Da allora molte delle volte che mi sono masturbato pensavo a lei, ad accarezzarle il ...
    ... seno, a baciarglielo per poi scendere e passargli la lingua nell’ombelico e sempre più giù fino a mettere la mia testa in mezzo alle sue gambe.
    
    Delle mattine che mi svegliavo più eccitato del solito, lasciavo la porte leggermente aperta in modo che se mia zia avesse voluto avrebbe potuto spiarmi mentre mi masturbavo. Mi stendevo sul letto, abbassavo le mutandine, sollevavo la canottiera e iniziavo a toccarmi, molto lentamente, fino a riempirmi di seme rovente. Mi eccitava moltissimo sapere che avrebbe potuto vedermi, a volte lo spruzzo mi arrivava fino alla faccia.
    
    Poi mi prendeva la vergogna e la paura che avesse veramente potuto vedermi e magari, dopo, quando uscivo dalla stanza dirmi ‘certe cose non si fanno!’.
    
    A volte la Domenica uscivo con loro, si andava a mangiare al ristorante, si passeggiava. A volte mia zia si faceva prendere sottobraccio, con la mano sentivo lo sfregamento del suo seno. Mi dava delle sensazioni bellissime e dolcissime, avrei voluto accarezzarla, massaggiarla. In quei momenti non era il sesso che mi interessava ma qualcosa mi molto più sottile e vellutato, sognavo di stare nudo a cavalcioni sopra di lei, passarle le mani sul seno e guardarla in faccia, vederle gli occhi lucidi che mi chiedevano di non smettere, di continuare a toccarla all’infinito.
    
    Una mattina, il solito giochetto della porta socchiusa, mentre mi masturbavo completamente nudo sul letto, mi accorgo di un ombra dietro la porta, non poteva che essere mia zia. Non potevo ...
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