1. Una donna per amico. Io, Daria e i fantasmi.


    Data: 22/09/2017, Categorie: Sentimentali Autore: Lucido De Lirio, Fonte: EroticiRacconti

    Conobbi Daria in rete, frequentando una comunità virtuale accomunati dalla passione per la moto e il turismo. Nacque un ottimo rapporto, tanto che decidemmo di scriverci anche in privato. Iniziammo uno scambio di mail e scoprimmo di avere anche molte altre affinità. Spontaneamente sorse tra noi una confidenza, un’intesa che trovammo molto piacevoli.
    
    Pur vivendo molto lontani, le dissi che mi avrebbe fatto piacere, magari in primavera, fare un bel viaggio in moto dalle sue parti, anche solo per prendere un caffè insieme, scherzai.
    
    Rispose semplicemente: “non so, è ancora presto per parlarne, vedremo…”.
    
    Per qualche settimana non tornammo più a parlare di questo argomento.
    
    Un giorno mi scrisse: “Quel famoso caffè, ricordi? Ti andrebbe davvero? Se ti va, vieni dopo pranzo al B&B Masseria del noce”.
    
    Lo conoscevo, era poco fuori città. Risposi, un po’ stupito: “Sei qui? Come mai?”.
    
    Risposta secca: “Niente domande! Se vuoi il caffè, vieni!”
    
    Ovviamente ci andai. La sorpresa fu che la trovai dietro il piccolo banco bar.
    
    Ci abbracciammo e baciammo.
    
    - Finalmente! Che bella sorpresa. Ma lavori qui?
    
    - Lavorare? Non puoi credere quanto … sono la proprietaria.
    
    - cavoli! Allora erano questi gli impegni che dicevi …
    
    - già. Ho deciso di cambiare. Di mollare lui (una storia nata male e condotta peggio), il lavoro, vendere la casa. E investire tutto: risparmi, liquidazione, vendita della casa, in questa avventura. Spero che vada bene.
    
    - e perché proprio ...
    ... qui?
    
    - indovina? Un amico mi ha parlato tanto di questi posti che me ne ha fatto innamorare.
    
    - Lo conosco?
    
    - mmmhhh … può darsi. Anzi direi decisamente di sì.
    
    Scoppiammo a ridere, poi mi diede un finto pugno sul mento e disse
    
    - oh, se ci rimetto le penne è colpa tua.
    
    Fortunatamente il B&B ingranò presto. Il posto era bello e lei ci sapeva fare.
    
    Andavo a trovarla spesso. Una sera mi propose di rimanere a dormire lì. Avevamo cenato e bevuto e non voleva che guidassi a quell’ora e in quello stato. In realtà, anche altre volte avevo cenato da lei ed ero poi andato via senza problemi.
    
    Mi chiesi il perché della sua offerta. C’era poco da chiedersi in realtà, ma esitavo. Non volevo coinvolgermi e coinvolgerla subito in una storia, visto che ancora stava cicatrizzando le ferite di quella precedente.
    
    - ok, resto. Ma affitto una stanza e te la pago. Non ti offendere.
    
    - Ma dai. Ma perché? Pensi non sia ancora il momento giusto?
    
    - non è solo quello, Daria. Temo che poi le cose tra noi cambierebbero.
    
    - oh, certo, lo penso anche io. Lo penso. Tu invece lo temi …
    
    - Cerca di capirmi, non è che non voglio, ma … aspettiamo, dai.
    
    Fu allora che ci guardammo negli occhi e decidemmo cosa essere. Amici. Se devo dire cosa le lessi negli occhi, non lo so. Non delusione, certo, né freddezza. Si aspettava davvero qualcosa? O forse aveva voluto metterci alla prova?
    
    Il nostro rapporto è andato avanti così, con piacere reciproco. Ci siamo convinti col tempo di ...
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