1. A spasso nel tempo


    Data: 26/02/2019, Categorie: Gay / Bisex Autore: Raccontando, Fonte: Annunci69

    Avremmo trascorso il week end in quell’antico borgo medievale la cui avvincente storia sconfina nella superstizione , rendendola ancora più affascinante. Si narra di roghi di streghe e di eretici come non si erano visti in nessun’altra cittadina italiana. L’attrazione principale era costituita dal Castello del Barone, una costruzione totalmente abbandonata che, chissà per quale ragione, si era conservata pressoché intatta. Collocato in vetta ad un colle, affinchè dominasse il paese, alcuni testimoni oculari sostenevano che anche gli interni si fossero mantenuti in ottimo stato. Come se, nonostante il passare dei secoli, avesse resistito agli attacchi del tempo e agli atti di vandalismo. La gente del luogo sostiene che la causa del buono stato di conservazione sia dovuta al fantasma di un certo ser Gismondo, un giovane nobile ucciso dal padre - signore del paese - tra le mura del castello, colpevole di aver amato una sguattera ed essersi rifiutato di sposare la figlia del ricco feudatario di un paese vicino. Secondo la leggenda, l’anima del signorotto brancolerebbe ancora tra le stanze del maniero per cercare l’anima della sua amata. Sembra che la sua forza sia tale da scoraggiare ogni tentativo di intrusione.
    
    La sera prima della partenza fantasticavamo tutti sull’aspetto di questo fantasma girovago in cerca del suo amore perduto.
    
    Saremmo stati in sette, tre coppie ed io. I miei amici sapevano io fossi gay e tutti mi volevano un gran bene e mi proteggevano. O meglio, ...
    ... quasi tutti.
    
    C’era il nuovo ragazzo di Adriana, Giorgio, che non perdeva occasione di fare delle battutine davvero cattive, neanche troppo spiritose. Per rispetto alla nostra amica, che ad ogni frecciatina del ragazzo era visibilmente dispiaciuta, non rispondevo come avrei dovuto, ma cercavo di passarci sopra come se niente fosse.
    
    «Gabriele devi stare attento» disse ad un certo punto Giorgio, «nel medioevo bruciavano anche i froci. Se il fantasma di ser Gismondo ti trova, potrebbe bruciare anche te!». Nessuno rise a quella battuta stupida, anzi tutti lo guardarono torvo . A questo ennesimo insulto, però, non mi trattenni:
    
    «si Giorgio, lo so; e sai che bruciavano anche le teste di cazzo? Moriremo insieme, sei contento?» Stavolta risero tutti e anche Adriana non resistette. Giorgio, però, non la prese per niente bene … mi ero fatto un nemico!
    
    La prima parte del viaggio fu un successo. Colazione, tappe in vari autogrill, e per l’ora di pranzo raggiungemmo la nostra meta. Ci fermammo a mangiare in una locanda e decidemmo di raggiungere il castello nel pomeriggio. Era autunno e si faceva buio presto. Per questo motivo alcuni del gruppo proposero di rinviare l’escursione al giorno dopo, in mattinata. Ma fui proprio io a dissentire, evidenziando come la visita al castello sarebbe stata più avvincente se fossimo andati al calar della sera, circondati dal suggestivo paesaggio autunnale. Li convinsi.
    
    «Evidentemente Gabriele vuole approfittare del buio sperando in qualche ...
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