1. Una storia familiare


    Data: 21/02/2019, Categorie: Prime Esperienze Autore: geniodirazza, Fonte: Annunci69

    ... negò ed anche quella volta la giustificazione che faceva bene alla pelle tacitò le mie perplessità; poi il suo caro fratellino andò assai ben oltre.
    
    Avevo circa dieci anni, a quel tempo; e per mia conformazione non ancora avevo ben evidenti i caratteri della mia sessualità e, in casa, non c’era nessuno che si potesse occupare di me e delle mie scelte; solo il caro zietto prese a coccolarmi e ad ammirare il mio visino angelico, la mia boccuccia così simile a quella della mia mamma, da indurlo a credere che avrei potuto provocargli le stesse sensazioni: per provare, bastò che tirasse fuori il ‘coso’ e me lo appoggiasse in mano, invitandomi a carezzarlo in su e in giù, perché faceva bene alla pelle; per lo stesso motivo, mi spinse la testa fino a farmi baciare la cappella, mi chiese di aprire la bocca e me lo infilò dentro.
    
    “Cara mamma, credo che per qualche mese, a quel tempo, sono stato per tuo fratello l’alternativa a te e mi ha fatto ingoiare litri di sperma idealmente destinati a te.”
    
    “Oh, mio Dio, non potevo neanche immaginare che la sua affettuosità con te nascondesse questa verità!”
    
    “Ti prego di non fare ora la santa martire: tu non ti accorgevi neanche che io esistessi, presa com’eri ad inseguire cazzi e situazioni estreme, con la complicità di tuo marito. Neanche ti saresti accorta che mi aveva spaccato il culo, se non fosse stato che mi faceva troppo male, quando provava ad incularmi e dovette desistere per non sollevare uno scandalo. Ma non stare a ...
    ... preoccuparti. Durò solo qualche mese la faccenda; poi andai in collegio: non sono diventato omosessuale, se è questo il tuo dubbio; ma un minimo di risarcimento lo pretendo, prima fra tutti da te.”
    
    “Cosa vuoi dire?”
    
    “Hai preso tanti cazzi, che scopare con me una sola volta non dovrebbe costituire un problema.”
    
    “Assolutamente no. Sarò anche una troia, come pare che tu sia convinto; ma all’incesto non intendo arrivarci.
    
    Se vuoi ti porto anche decine di donne pronte a farsi sbattere da te; ma non mi chiedere di essere io a venire a letto con te. Lo trovo troppo al sopra delle mie capacità di sopportazione. Non se ne parla neppure.”
    
    “Non credo che ci sia molto da aggiungere. Visto quello che mi hai dato nei miei diciotto anni di vita, non ti meravigliare se cercherò di cancellare anche il ricordo di una donna che non mi ha mai amato e che io sono stato così imbecille da amare con tutti i sensi.”
    
    Esco sbattendo la porta e vado a smaltire la rabbia nel baretto che, quando sono a casa dei miei, mi piace frequentare; qualcuno mi picchia su una spalla, mi giro e mi trovo di fronte a mio padre.
    
    “Ciao” gli faccio.
    
    “Ti va di parlare anche con me?”
    
    “Che intendi?”
    
    “Ero in salotto, prima: tu non te ne sei accorto, ma io ho ascoltato tutto.”
    
    “Mi spiace non avertene parlato direttamente. Se avessi saputo che eri lì, ti avrei chiesto di ascoltare anche tu e forse te ne avrei detta qualcuna in più.”
    
    “So che me la sarei meritata, come se l’è meritata tua madre e ...
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