1. Una storia familiare


    Data: 21/02/2019, Categorie: Prime Esperienze Autore: geniodirazza, Fonte: Annunci69

    ... quello che si fa all’insaputa e alle spalle dell’altro, come hai fatto con tuo fratello col quale, ricordalo, hai già commesso quell’incesto che adesso dichiari di non voler commettere.”
    
    Mia madre abbassa la testa mortificata e lo stesso fa suo fratello; invece sento la mano di Amelia che, con la copertura della tovaglia, scivola sul mio ginocchio; la prendo, intreccio le dita e ce le stringiamo, mentre ci guardiamo intensamente negli occhi: sento la sua partecipazione come un dato fisico che si trasmette dalle mani e mi prende un’emozione quasi sessuale.
    
    “Sei certo che quei fatti non ti hanno condizionato?”
    
    Mi chiede all’improvviso.
    
    “Cosa vuoi dire?”
    
    “Se ti chiedo di fare l’amore con me, ce la fai o sei passato all’altra sponda?”
    
    “Non so cosa risponderti; se ho cambiato sponda, non ho il coraggio di ammetterlo; se mi chiedi così apertamente di fare l’amore con mia zia, perché quello sei, ho una certa titubanza morale; ma forse lo faccio con tutto il cuore perché mi sei molto cara e sei anche molto bella.”
    
    “Allora, andiamo in camera e fammi provare se sei ancora un uomo in grado di soddisfare una donna esigente come sono io. E non preoccuparti di tuo zio; sa che adesso può solo stare zitto.”
    
    Ci dirigiamo verso la camera dei miei, perché ho bisogno di un letto grande, e comincio a baciarla e a toccarle seni e culo. Ci spogliamo rapidamente ed io rimango impalato a guardare come esplode la bellezza del suo corpo, fuori dagli abiti: mi catalizza lo ...
    ... sguardo il culo, disegnato col compasso, leggermente largo ma armonioso, nervoso: so che le chiederò di penetrarlo, perché mi affascina; le tette sono piene, da donna che ha allattato, ma si ergono superbe con aureole piene e capezzoli che spingono in avanti, evidentemente già in piena eccitazione.
    
    Mi attacco con foga alla bocca piena, carnosa, vogliosa e le risucchio le labbra eccitanti; spinge dentro la lingua e sbrodola quando la succhio come un piccolo cazzo; subito dopo, ricambia della stessa moneta; la spingo sul letto, si siede e mi prende in mano il cazzo.
    
    “Sai, ne ho conosciuti di maschietti, ma un cazzo come il tuo è un pezzo da museo: non è enorme ma è perfetto, nel disegno, nell’armonia, nella consistenza, nella dolcezza.”
    
    Comincia a succhiarlo ed io fremo con tutto il corpo: si interrompe per chiedermi di non sborrare presto, perché vuole goderselo, il mio cazzo; le assicurò che non cederò prima di averla assaggiata tutta, in ogni grotta d’amore; per tutta risposta, mi chiede di individuare la boccetta del lubrificante; provo nel cassetto del comodino e faccio bingo.
    
    “Leccami la figa!”
    
    Mi impone; e mi fa ruotare in maniera da sistemarci a 69; la faccio montare sopra in modo da poter spaziare su tutto il sesso, dal coccige, attraverso l’ano e il perineo fino a raggiungere la vulva, le piccole labbra e il clitoride che prendo a succhiare con foga; mi sborra in volto almeno due volte ed io assaporo con gioia il gusto acre dei suoi umori misti a un poco di ...
«1...345...10»