Finalmente - Racconti Erotici

Finalmente

... culmine lo dirige sulla mia bocca. Sento un primo fiotto inondare la lingua e il labbro superiore, Accenno un sorriso di gioia mentre già arriva il secondo che, ancora più copioso, mi si adagia sulla guancia destra vicino alla bocca e ricola sulla cappella, io lo recupero velocemente in bocca e mentre ho le labbra chiuse un terzo schizzo me le imbratta ulteriormente. Lui sussulta e io senza tregua gli tolgo la mano e inizio a pulirlo mentre altri piccoli schizzi fanno la gioia mia e della mia lingua. Sono eccitatissima, sento il suo sapore e non smetto di giocarci. Faccio cadere lo sperma che ho accumulato in bocca e lo faccio ricadere sul suo membro ormai sensibilissimo. Poi di nuovo lo stimolo con le mani e con la bocca insisto a risucchiare il suo succo in bocca. Mi lecco le dita, mi ci sporco il viso, lecco l'asta in tutta la sua lunghezza e tutta imbrattata riporto la sua cappella dentro la bocca mentre guardo nella telecamerina. Lui riprende fiato e ammette: “Sei una pornodiva lo sapevi?”.

Io con aria innocente continuo soddisfatta a giocare con la sua sborra e gli dico: ...

... “un po'!”

A un certo punto mi chiede se mi va di godere. Ma mentre me lo chiede mi accorgo che mi sta già toccando. Gli dico: “Sei raro anche tu, di solito nessuno si preoccupa dopo che ha avuto il suo orgasmo!”.

Sono lì che sto ancora giocando con il suo bastone insaporito e mi lascio andare. Mi sento davvero una porca a continuare a giocare con il suo sperma e la cosa mi eccita tantissimo. Lui mi alza il bacino mettendo tutti i cuscini sotto il mio sedere. Poi riprende a toccarmi mirando di nuovo sul mio viso. E mi dice: “ Visto che ti piace tanto, sfrutta anche la tua!”. Io ho in bocca il suo e ormai non resisto più. I due fiotti più potenti mi arrivano proprio sul viso. Io continuo a stuzzicarlo mentre lui recupera con le dita alcune gocce su una delle mie tette e se le porta sul suo giocattolo, con la chiara intenzione di farmelo pulire. Io passo la lingua su quelle gocce e ormai non so più quale sia ilsuo sapore e quale sia il mio.

Ci guardiamo soddisfatti e parlando ci rilassiamo.

Finalmente un'esperienza da ricordare e magari approfondire.

Eveline Lenfemme.