1. puttane


    Data: 07/11/2017, Categorie: Etero Autore: CxMIII, Fonte: RaccontiMilu

    ... soldi sul comodino.
    
    Tanti soldi, almeno per lei abituata a guadagnare poco.
    
    Avrebbe dovuto sentirsi sporca, invece niente, anzi, stranamente, era soddisfatta, quasi felice, perché le era piaciuto. Era la prima volta in vita sua che si divertiva così tanto lavorando, e in due ore aveva guadagnato quello che riusciva a mettere da parte in un paio di settimane di lavoretti.
    
    Impiegò parecchio tempo per mandare via ogni traccia di Sonia, giovane puttana di lusso, e far riaffiorare Maria, una ragazza come tante, occhiali spessi, solo un filo di trucco, jeans e maglietta, poi abbandonò l’appartamento. Maria se n’era stata tranquilla qualche giorno, dopo quella sua prima esperienza, poi Renata era tornata alla carica.
    
    In fin dei conti non era stato così terribile, anzi, l’aveva trovato piacevole, e poi i soldi le servivano.
    
    Così avevano preso a lavorare in società, nel senso che si alternavano in quel piccolo appartamento di periferia, dividendosi equamente soldi e clienti.
    
    Maria, prudente per natura aveva però preso delle precauzioni, per evitare che qualcuno potesse riconoscerla. Sì, certo la città era molto grande e la sua amica diceva che c’era una possibilità su un milione di incontrare, in un’altra occasione, uno dei loro clienti, però lei non voleva rischiare.
    
    Così aveva perfezionato l’identità di Sonia la puttana, aggiungendo una parrucca di capelli rossi e ricci e ricorrendo a delle lenti a contatto, perché, non potendo mettersi gli occhiali, tra ...
    ... l’altro decisamente ‘fuori parte’, voleva vederci bene durante i suoi incontri.
    
    Sarebbe stato veramente difficile collegare quella ragazza poco appariscente, occhiali spessi, capelli castani lisci ed abbigliamento semplice e dimesso, con la rossa Sonia, provocante prostituta.
    
    Si erano organizzate bene, ora abitavano insieme, nell’appartamento di Renata e, quando una era impegnata al lavoro, l’altra si occupava di prendere al telefono le chiamate dei clienti, che grazie ad un discreto passa parola, stavano crescendo di numero.
    
    All’inizio Maria era un po’ preoccupata e si chiedeva se fosse normale che le piacesse così tanto, intendiamoci, le era sempre piaciuto scopare, ma il fatto di essere pagata per farlo, accresceva il suo godimento. Ne aveva parlato con l’amica e Renata si era fatta una gran risata: ‘Si vede che dentro eri veramente troia ed hai finalmente trovato la tua strada.’
    
    E poi il fatto che degli uomini di aspetto niente male fossero disposti a sganciare un bel po’ di soldi per andare con lei, la faceva sentire orgogliosa, forse non era molto bello, ma non poteva fare a meno di provare ciò.
    
    Ormai le ripetizioni e le serate passate a fare la baby sitter erano un ricordo remoto, lavorava poche ore, neanche tutti i giorni, ed il suo conto in banca cresceva miracolosamente.
    
    Aveva anche imparato a risparmiare energie e quando andava nell’appartamentino in periferia, riusciva a mettere in fila, tra pomeriggio e sera, tre, anche quattro clienti.
    
    Mentre si ...
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