1. puttane


    Data: 07/11/2017, Categorie: Etero Autore: CxMIII, Fonte: RaccontiMilu

    Maria e Renata si erano conosciute anni addietro all’università, al primo anno di psicologia, e si erano piaciute subito.
    
    Da allora, anche se non abitavano insieme, visto che la prima divideva un modesto appartamento in affitto con altre due studentesse, mentre la seconda viveva in un grazioso monolocale, compratole dai suoi genitori, passavano gran parte del loro tempo libero insieme.
    
    Con gli anni avevano praticamente mollato l’università anche se Maria non aveva ancora trovato il coraggio di dirlo ai suoi genitori, che continuavano a mandarle (pochi) soldi dal paese per aiutarla a mantenersi agli studi.
    
    Entrambe si erano messe a lavorare.
    
    Renata aveva trovato un posto stabile e ben retribuito come segretaria in un importante studio notarile.
    
    Il suo aspetto, un bel viso ovale illuminato da due grandi occhi azzurri e circondato da una chioma bionda (naturale) e ondulata, l’aveva molto aiutata nel trovare quel lavoro, perché nello studio dell’avvocato, uno dei più importanti professionisti della città, tutto doveva essere perfetto ed elegante. Renata, con i suoi tailleur attillati quel tanto che bastava, faceva veramente una bellissima figura, certo, se si fosse tolta il vestito, il suo seno troppo piccolo ed il suo sedere stretto e piatto avrebbero rotto l’incantesimo, ma una simile eventualità non rientrava nei costumi di quel prestigioso studio legale.
    
    Maria era tutto l’opposto: un viso non bellissimo, con il naso troppo grande e due occhi marrone che ...
    ... quasi sparivano dietro le lenti da miope che portava sempre.
    
    Neanche i capelli, castani corti e lisci, contribuivano a valorizzare il suo aspetto, ma, anche se vestiva immancabilmente con jeans, magliette (l’estate) e maglioni (l’inverno), le sue forme sembravano voler schizzare fuori dalla stoffa.
    
    Gli uomini se ne accorgevano, lei lo capiva bene dai loro sguardi e, tutto sommato, non ne era per niente dispiaciuta.
    
    Quella sera si erano viste a casa di Renata, lo facevano spesso, perché, visto che viveva sola, potevano parlare tranquillamente di tutto quello che volevano, senza essere disturbate.
    
    Il problema di Maria era sempre il solito: i soldi. Quello che le mandavano da casa bastava a malapena per l’affitto ed i mille lavoretti che si arrabattava a fare, dalla baby sitter alle ripetizioni private, la facevano sempre arrivare alla fine del mese con il fiatone e senza un soldo.
    
    ‘Fai presto tu a parlare, ma tu hai uno stipendio buono e sicuro tutti i mesi mentre io …’
    
    ‘Guarda che ci sono, diciamo, delle altre possibilità, un po’ particolari …’
    
    Renata si era interrotta e la fissava con uno sguardo strano.
    
    ‘Una donna giovane e carina ha mille modi per …’
    
    D’accordo, si erano bevute una birra grande a testa, mentre chiacchieravano, ma possibile che la sua migliore amica le stesse proponendo di arrotondare le entrate prostituendosi?
    
    ‘Renata, ma sei impazzita, ma tu mi ci vedi a fare la ‘ puttana?’
    
    ‘E perché no, guarda che non ti sto mica proponendo di ...
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