1. La tela del ragno cap7


    Data: 22/09/2017, Categorie: Etero Autore: Nonna_Maria, Fonte: EroticiRacconti

    ... benedire, poi lo si appuntava con una piccola spilla da balia agli indumenti intimi del bimbo. La semplice e un po’ pagana religiosita’ della gente comune era convinta che fosse un potente amuleto. Forse per spezzare la tensione emotiva che si era creata Lucia mi propose di salire su alla mansardina dopo che avessi finito di dar la pappa a mio figlio. “Vedrai che vista e che aria si gode dal piano superiore” disse. La mansardina era poco piu’ di un monolocale, una coppia senza figli ci poteva vivere benissimo. La vera meraviglia era che il letto matrimoniale era prossimo alla vetrata scorrevole che si apriva su un terrazzino dal quale si godeva la vista del mare fino all’orizzonte. Stando a letto distesi si poteva godere di quella meraviglia, di notte col cielo stellato di quei tempi e con la citta’ illuminata che si rifletteva nel mare doveva essere un paradiso. Il bambino aveva ripreso sonno e sistemandolo con dei cuscini a lato lo adagiammo su un divanetto mentre noi ci sedemmo sul letto per chiacchierare un po’ . Mentre Lucia parlava di quello che avrebbe preparato per pranzo aprii, per sfacciata curiosita’, lo sportellino dell’unico comodino e mi meravigliai di quello che vi trovai sui ripiani. Pomate varie, flaconi di glicerina, una grossa peretta di gomma, cinghie di cuoio, un piccolo frustino, delle palline legate fra loro da una cordicella come i grani di un grosso rosario, delle manette , un grosso affare che somigliava ad un cazzo stilizzato, oggetti dei quali non ...
    ... mi spiegavo l’uso e la presenza in una camera da letto e molti pacchetti di preservativi come quelli che avevo in casa. Lucia non se ne era avuta a male per questa mia maleducata intrusione e sorridendo della mia perplessita’ disse che spesso lei ed il marito andavano a fottere su quel letto, si poteva fare anche senza oscurare la vetrata perche’ non c’era nessuno di fronte che potesse vedere quello che accadeva in quella stanza.. Chiavare al sole o sotto il cielo stellato era una emozione che avrei dovuto provare. Quegli oggetti poi servivano per aggiungere un pizzico di sale e di peperoncino al solito sesso. Quando fini’ di spiegarmi a cosa servissero le palline legate a mo’ di rosario scoppiammo a ridere e ridendo mi avvicinai al suo volto. Guardandoci negli occhi il sorriso si ci spense, provavo uno strano desiderio, quando Lucia mi si avvicino’ di piu’ con la bocca leggermente aperta e appoggio’ le sue labbra alle mie tremavo tutta, risposi al bacio e incrociammo le nostre lingue in un impeto di passione. Avevo gia’ visto che Lucia non aveva le mutande , lasciando scorrere la mano sulle sue gambe stupende raggiunsi il suo sesso , ne carezzai dolcemente la vulva e cominciai a massaggiarle dolcemente la clitoride. La lingua di Lucia nella mia bocca impazzi’. Quel bacio duro’ un tempo infinito mentre le mie dita penetravano la sua vagina e quelle di Lucia mi accarezzavano la fessa scendendo di tanto in tanto a massaggiare il buco del culo, infilandosi ogni volta sempre un ...