1. La tela del ragno cap7


    Data: 22/09/2017, Categorie: Etero Autore: Nonna_Maria, Fonte: EroticiRacconti

    Come eravamo rimaste d’accordo verso le nove del mattino Lucia busso’ alla porta.
    
    Mi informo’ subito che Salvatore quella mattina era impegnato, gli avevano telefonato sul presto ed era dovuto uscire ad occuparsi di ulteriori problemi legati a quella famosa proprieta’ , problemi che, a suo dire, gli stavano facendo perdere il sonno , ma noi due avremmo potuto cogliere l’occasione per conoscerci meglio aggiunse e, soprattutto, le avrebbe fatto piacere fare amicizia con il mio bimbo piccolo. Quella mattina Lucia indossava un leggero prendisole, era senza calze, ma non aveva rinunciato ad un leggero trucco ed al suo costoso profumo. Cominciava ad affascinarmi quella donna che la sera prima mi aveva fatto scoprire un altro tipo di sesso che , stentavo a crederlo, mi aveva lasciata completamente appagata. Eppure a me piacevano gli uomini. Non avrei mai rinunciato ad essere penetrata da un bel cazzo ma avevo sperimentato con lei un’ altra faccia del piacere. Lucia era una donna di irresistibile sensualita’, mora di quel nero che lampeggia di riflessi azzurrini, fra i suoi capelli, raccolti in crocchia alla nuca, cominciavano ad esserci fili argentati che le davano il fascino della maturita’. Aveva furbi occhi neri che lasciavano intravedere un profondo, sofferto e segreto mondo unito ad una notevole intelligenza. Si muoveva con leggerezza e grazia, con i piedi leggermente divaricati, tanto che sospettai avesse un passato di danzatrice. Lucia non era delle mie parti, parlava con ...
    ... un leggero accento forestiero che non riuscivo a definire, mi ripromisi di chiederle di dove fosse. Aveva una voce piacevole anche se un po’ roca come quella di una accanita fumatrice. Il bimbo dormiva ancora, pertanto ci sedemmo in cucina per parlare un po’. Nel sedersi il prendisole le si era aperto sul davanti, vidi che era nuda sotto, per un attimo avevo di nuovo potuto ammirare le sue belle gambe ed un lampo del suo sesso corvino. Volle sapere di me e di come avevo conosciuto mio marito e con poche e ben poste domande era riuscita , da esperta indagatrice, a farsi raccontare tutto. Incredibilmente le avevo parlato anche dell’adulterio di mia madre al quale da giovanetta avevo assistito non vista, che mi aveva tanto sconvolta e che non avevo mai raccontato a nessuno. Le chiesi di parlarmi di lei e di come avesse conosciuto Salvatore, inaspettatamente non ebbe remore ad aprirsi a me. Lucia era sarda, di un paesino abbarbicato sui monti interni dell’isola, prima di sei figli di una povera famiglia di pastori, a poco meno di venti anni, poco prima che scoppiasse la guerra, aveva lasciato il suo paese per andare a servizio a Cagliari. E continuo’ a raccontarsi:” Per gli eventi bellici la famiglia dove ero a servizio si trasferi’ a Genova ed io la seguii. Per un anno ero stata bene poi, per la morte in combattimento del padrone che era ufficiale di marina, la signora si trovo’ in difficolta’ economiche e fu costretta a licenziarmi. I tempi si stavano facendo sempre piu’ duri e ...
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