1. Timore di smarrirti


    Data: 10/02/2019, Categorie: Etero Sensazioni Autore: Idraulico1999, Fonte: RaccontiMilu

    ... mia lingua e le mie labbra sembrano vivere di vita propria, il suo sapore, il suo odore sono qualcosa che non riesco a indicare né circoscrivere né definire né qualificare. La testa mi gira, però non mi fermo, il suo piacere m’inonda totalmente in modo burbero e sbrigativo, io bevo dissetandomi dalla sua inesauribile e gustosa fonte di piacere, i suoi continui orgasmi sono delle tempeste, il suo corpo vibra assestandosi talmente forte da far scuotere anche la macchina, adesso non ce la faccio più e sbotto:
    
    ‘Ti voglio, so che durerò soltanto mezzo minuto, ma ti voglio, desidero che tu mi senta per bene’ – le enuncio io infervorato e invasato al massimo.
    
    Lei stava per dirmi che mi voleva dentro, in quell’istante io entro in lei e questa volta il suo urlo sembra veramente grandissimo, sconfinato, quasi di rabbia, dato che senza fiato riesce soltanto a balbettare frettolosamente tra un gemito e un altro con la voce strozzata:
    
    ‘Mi stai arrivando al cervello, spaccami, non fermarti, sì così, non ...
    ... fermarti, sei un autentico fenomeno’.
    
    Le miei mani stringono con forza le sue natiche, il suo piacere esplode ancora una volta, perché io non ho più nemmeno la certezza né la sensazione del tempo. Ricordo unicamente che quando sto per travolgerla investendola con il mio nettare, lei capisce subito e scende con la bocca su di me per farmi sborrare di vero piacere, come d’altronde solamente lei sa fare, assaporandosi tutto quel denso e lattiginoso nettare di vita. Appresso abbiamo un momento di netto sbandamento, quasi di sconcerto, per il fatto che &egrave trascorsa più di mezz’ora dal mio orgasmo e siamo attaccati l’uno all’altra, mentre il mio cazzo &egrave duro come prima, praticamente &egrave come se non avessimo fatto nulla.
    
    La sua mano lo stringe al momento con attenzione, con premura e con tenerezza, però nello stesso tempo con fermezza, accompagnata da un’allusiva e da una velata ostinazione, così come se avesse il panico e la paura di perdermi ancora un’altra volta.
    
    {Idraulico anno 1999} 
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