1. Timore di smarrirti


    Data: 10/02/2019, Categorie: Etero Sensazioni Autore: Idraulico1999, Fonte: RaccontiMilu

    ... percepisco sotto le mie mani i suoi fianchi e la sua schiena.
    
    Io sono sbigottito e smarrito, come sempre avviene quando sono con Ignazia e di quel contatto con la realtà, dal momento che le sue natiche e le mie mani hanno una contrazione involontaria, a lei sfugge sennonché un gemito inatteso di piacere. Una remota parte del mio cervello in quel momento mi ricorda che siamo in macchina, ma tutto il resto del mio essere la zittisce brutalmente disapprovando. E’ come illudersi e sognare una cosa bellissima, una situazione che sai in modo corretto non potrà mai accaderti realmente, con una sola differenza che quando sono con Ignazia la realtà &egrave talmente sovrastante al sogno stesso, dominante da essere difficilmente confrontabile e paragonabile. Il mio desiderio fa male ormai, i suoi gemiti, il suo odore e il suo calore mi stordiscono infervorandomi ancora di più, poi d’improvviso la sento sussurrare in modo animoso:
    
    ‘Ho bisogno di sentire il tuo sapore, di prendertelo in bocca, non resisto più’.
    
    Io credo d’aver detto qualcosa come non farlo, però sono talmente eccitato ed euforico che sborrerei subito, infatti, Ignazia si mette cavalcioni e sento subito il suo calore attraverso i suoi pantaloni e i miei jeans. Lei preme contro il mio cazzo ormai indolenzito e oppresso dentro quei calzoni, nel frattempo le sfugge un urlo di piacere, io non riesco più a farla stare zitta, anzi, i suoi strilli e i suoi gemiti mi fanno farneticare ancora di più, come sempre ...
    ... d’altronde. Inaspettatamente però, avverto distintamente che sta spostandosi, perché in pochi attimi le sue mani mi tirano giù i jeans e la sua bocca finisce su quello che cercava, stavolta sono io a strepitare rumoreggiando di felicità per l’insperata mossa. Il piacere &egrave talmente notevole, malgrado ciò so benissimo che cosa sia abilmente capace di farmi provare, perché per un attimo credo di perdere i sensi. Io sono senza fiato e anche Ignazia lo &egrave, in quanto riesco solamente a distinguere vagamente spezzoni di frasi dal seguente contenuto:
    
    ‘E’ gustoso più del solito, che delizia, non credevo. Dio mio, &egrave talmente duro che ti sta scoppiando, cazzo. Io non riesco neanche a prendertelo tutto. Come ho fatto a lasciarti andare via per tutto questo tempo’.
    
    Io non resisto, cerco d’oppormi, passano pochi istanti, la giro su sé stessa e mentre le lecco i seni e il collo le tiro giù i pantaloni e il perizoma. E’ un piacere travolgente gustarla ancora, un magnifico spettacolo. Lei sa che cosa l’attende, malgrado ciò si morde il braccio per non urlare, dato che penso che ci abbiano sentito su tutto il lungomare. La mia bocca adesso la desidera, io la lecco golosamente e voracemente come so fare, mentre le mie mani scorrono all’interno delle cosce fino ad arrivare in quel paradiso che sto testualmente dilaniando e divorando. Io mi sento come uno che ha vagato nel deserto senz’acqua dandosi per morto e trova all’ultimo istante un’insperata pozza d’acqua per dissetarsi. La ...