1. Timore di smarrirti


    Data: 10/02/2019, Categorie: Etero Sensazioni Autore: Idraulico1999, Fonte: RaccontiMilu

    Io sono rientrato a casa, ebbene sì, ma in realtà quale casa? Da anni, a questo punto, non mi sento più a casa da nessuna parte, perché quando stavo con la mia ex era come se fossi un estraneo, in quanto sono stato quasi sei mesi a mille chilometri dal mio borgo e logicamente mi sentivo esplicitamente un ospite, anche perché nella concretezza lo ero. Al presente, invero, da quando sono ricomparso non &egrave cambiato nulla, dal momento che mi sento fuori posto anche a casa dei miei anziani genitori, giacché io vorrei abitare da solo, tanto sono sempre da solo dovunque io mi trovi.
    
    Oggigiorno sono tornato, eppure la mia testa e soprattutto il mio cuore vorrebbe una boccata d’ossigeno, visto che sono sempre in apnea, perché ormai ci sono talmente abituato, dato che la paura di soffocare non mi sfiora neanche, tuttavia &egrave impossibile farlo subito. Passano un paio di giorni, finalmente io e Ignazia riusciamo a organizzarci nel migliore dei modi per sorseggiare un digestivo a fine cena, almeno potremmo rivederci per un paio d’ore, dopo chissà quanto tempo e quanti numerosi guai e seccature frattanto avvenute. Il posto e l’orario dell’incontro sono quelli di sempre, eppure per l’occasione mi sento alquanto bizzarro e pure strambo, tuttavia non riesco a capirne realmente il perché. Intanto che sono sotto la doccia cerco d’assimilare e di comprendere le sfumature che m’assalgono sconcertandomi più del dovuto, dato che l’unica cosa di cui sono certo, almeno credo, &egrave che ...
    ... quest’ultima esperienza m’ha drasticamente cambiato per l’ennesima volta, chissà. Io non mi sento neanche notevolmente emozionato, e conoscendomi bene la faccenda onestamente mi preoccupa affliggendomi per un istante, di questo andare nel tempo in cui m’appronto con perizia, giacché in queste situazioni sono più intricato e macchinoso d’una femmina, m’impegno predisponendomi nel tentativo di richiamare alla memoria com’era andata nel conclusivo evento in cui ci siamo ritrovati insieme tempo addietro.
    
    La mente nondimeno opportunamente si ritrae, perché quella &egrave stata indubbiamente l’unica volta in cui io abbia veramente sperimentato delle sensazioni decisamente e nettamente per nulla piacevoli. Ignazia al presente &egrave visibilmente mortificata, per il fatto che m’aveva riferito che stava facendo una cura e tra le tante pericolosità dei farmaci c’era anche quella, eppure a me era rimasto sempre il dubbio, poiché lei non era mai stata in tal modo prima d’ora. Io come al solito arrivo in anticipo, non posso farci niente, dopo un po’ la vedo arrivare, evito però di guardarla prima che salga in macchina. Lei apre la portiera ed entra in macchina come solamente lei sa fare, dato che sembra un leopardo che s’aggomitola abulico e svogliato su d’un caldo giaciglio. Nella penombra della notte vedo che indossa un completo gessato che non lascia proprio nulla agli occhi, visto che sembra fatto apposta per nascondere ingegnosamente tutto. Se Ignazia avesse addosso solamente una ...
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