1. Il migliore amico di mio fratello


    Data: 09/02/2019, Categorie: Etero Autore: Maîtresse Jasmine, Fonte: EroticiRacconti

    «Pronto?» rispondo incerta leggendo il nome di Marco, il migliore amico di mio fratello, sul display del mio telefono.
    
    «Ciao Jasmine, scusa se ti disturbo...» risponde non nascondendo una certa ilarità nella voce «Il tuo fratellino è di nuovo ubriaco, siamo ad una festa qui in paese, ma non me la sento di riportarlo dai tuoi. Credo che tuo padre si arrabbierebbe molto! Posso portarlo a casa tua?»
    
    «È maggiorenne» rispondo asciutta «E visto come si sta comportando nell’ultimo periodo, sono piuttosto convinta che i miei non si aspettino nemmeno che rientri questa notte».
    
    «Tanto meglio» risponde allegro «È in condizioni pietose, prepara degli asciugamani, arriviamo tra 5 minuti... se riesco a farlo deambulare fino al tuo appartamento».
    
    Sospiro affranta, dopotutto è mio fratello, non posso abbandonarlo in mezzo ad una strada.
    
    Spengo il telefono ed inizio a muovermi velocemente per la casa, non aspettavo ospiti e il fatto che proprio Marco stia accompagnando Valerio, mi agita un po’.
    
    Ho una cotta per lui da qualche anno, ma non sono mai riuscita a confessarmi perché ho paura di rovinare il suo rapporto con mio fratello. Se c’è una cosa a cui tengo molto è la mia famiglia e anche se a volte posso sembrare dura con Vale, lo faccio solo per il suo bene e sono pronta ad aiutarlo in qualsiasi momento. Proprio per questo mi sono ripromessa che il suo migliore amico fosse intoccabile, ma solo al pensiero arrossisco e so di non sembrare credibile nemmeno a me ...
    ... stessa.
    
    Marco è di qualche anno più grande persino di me, ma questo non è mai sembrato essere un problema fra di loro. Eccetto che per l’alcol, mio fratello solitamente si dimostra una persona più matura rispetto ai suoi coetanei, ma la recente rottura con Giulia lo ha mandato in crisi e non posso fargliene una colpa.
    
    Finisco di riempire la lavastoviglie e getto alla rinfusa gli abiti che avevo sparsi su una sedia in camera mia, dentro l’armadio principale. Siamo a giugno e il caldo non fa venire voglia di vestirsi troppo, del resto non posso accoglierli nel mio appartamento in brasiliane e canotta.
    
    Cerco un paio di pantaloncini corti sportivi, e infilo un reggiseno abbinato sotto una maglietta leggera in cotone. Mi guardo allo specchio e mi accorgo che quest’ultima mi fascia un po’ troppo i fianchi e il seno, ma prima che possa decidere di fare qualunque cosa, il mio telefono suona nuovamente.
    
    «Siamo qui sotto» sento dire a Marco «Una mano sarebbe gradita».
    
    «Cerca di non farti vedere dai condomini, non credo che vedere il figlio del proprietario ubriaco sia una bella pubblicità».
    
    «Se non vuoi che lo vedano, sbrigati».
    
    Ammetto di essere spesso acida e pungente nelle risposte, ma è una sorta di difesa che ho nei confronti del mondo e non penso nemmeno di essere l’unica, pericò…
    
    Prendo l’ascensore e in un paio di minuti sono al piano terra. Appena le porte si aprono vedo la figura di mio fratello ciondolare avanti e indietro, incapace di stare fermo. Nel momento in ...
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