1. Il migliore amico di mio fratello


    Data: 09/02/2019, Categorie: Etero Autore: Maîtresse Jasmine, Fonte: EroticiRacconti

    ... inizia a fischiare sobbalzo aggrappandomi alle sue braccia.
    
    Lo vedo ridere, si sta palesemente prendendo gioco di me. Mi allontano sbuffando e spengo il fuoco sotto al caffe.
    
    Lui appoggia le coppette alla mia destra e adagia una mano sulla base della mia schiena. Mi irrigidisco al contatto e lui inizia ad accarezzarmi piano, lascivo.
    
    Verso il caffé e poi apro la confezione di gelato alla vaniglia. Mi rendo conto che ho bisogno di un cucchiaio, ma quando vado in direzione del cassetto Marco mi si para davanti.
    
    «Devo passare» spiego pratica cercando di superarlo.
    
    «Perché non mi guardi negli occhi?» chiede asciutto.
    
    Accidenti, se n'è accorto...
    
    «Non è vero» mi giustifico alzando lo sguardo su di lui per contraddirlo e quando lo faccio mi bacia.
    
    Sento le sue labbra morbide contro le mie, mentre la sua lingua cerca di farsi strada nella mia bocca. Le sue mani stanno vagando sul mio corpo e sarei una completa ipocrita se dicessi che non mi sta piacendo.
    
    Cerco di restare lucida, per quanto abbia desiderato tutto questo da parecchio tempo. Mi allontano facendo leva sul suo petto con le mie braccia «Non… io non voglio».
    
    «Bugiarda» mi accusa mentre si avventa sul mio collo baciando e mordendo la pelle bianca e tesa «Non vuoi o non puoi?» chiese mellifluo.
    
    «Non posso» affermo senza riuscire ad oppormi davvero.
    
    «È per tuo fratello?»
    
    Annuisco e nel farlo gli concedo più spazio che lui reclama subito come suo con baci umidi. Approfitta della mia ...
    ... incertezza infilando le mani sotto la stoffa della t-shirt e le sue mani incendiano la mia pelle a contatto con la sua.
    
    «Non lo verrà a sapere da me» mi rassicura sganciando senza remore il gancetto del mio reggiseno.
    
    «Potrebbe svegliarsi» è l’ultima debole replica che mi concedo. Domani mattina potrò dire a me stessa di averci almeno provato ad oppormi.
    
    Lui mi guarda e ride. Sa perfettamente che nemmeno io ci credo, così mi sfila la maglietta. Resta per un attimo a guardarmi, quasi in contemplazione, poi mi sfiora le spalle e con una carezza accompagna le spalline del mio reggiseno facendolo finire sul pavimento accanto ai nostri piedi.
    
    Indugia sulla visione che gli si presenta, un seno pieno con i capezzoli già turgidi e dritti che trovano subito conforto nella sua bocca.
    
    Mi spinge verso il marmo della penisola ed inizia a succhiare e mordicchiare il capezzolo destro, mentre con una mano tormenta l’altro massaggiandolo e pizzicandolo di tanto in tanto.
    
    Sono estremamente sensibile e il fiato inizia ad accorciarsi, nonostante stia cercando di tenerlo sotto controllo. Stringo le sue spalle ad ogni affondo di lingua e non riesco a trattenere un gemito quando decide di succhiare il mio seno con più forza.
    
    Vedo dalla sua espressione che è soddisfatto di come sto reagendo ai suoi tocchi, ma è evidente che voglia molto di più.
    
    Con la mano libera lo sento sganciare il bottone dei miei jeans ed in un attimo li fa cadere affianco agli altri indumenti.
    
    Sfiora il ...
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