1. 177 – Giada e Tiziano, due gemelli con papà e mamma


    Data: 06/11/2017, Categorie: Autoerotismo Etero Incesti Autore: ombrachecammina, Fonte: RaccontiMilu

    ... Era in fondo, un tipo riservato e per niente esibizionista, mai una volta nudo davanti ai figli e nemmeno sopportava che loro si mostrassero nudi davanti a lui.
    
    Poi, improvvisamente, poi ci fu come una svolta epocale. Vedere Giada poco vestita, era diventata per lui una situazione auspicabile. Un giorno di Luglio, rientrando dal lavoro, vide sua figlia sdraiata sul divano con indosso un vestitino di impalpabile stoffa trasparente e con le gambe abbondantemente scoperte. Le vide le mutandine bianche e quella celestiale visione fu per lui una sferzata di nuova energia. Con Stefania i rapporti si erano molto diradati, specie dopo il parto e durante tutti gli anni a venire. Poi era anche diventata una abitudine, sempre di sabato sera, sempre la stessa classica posizione del missionario, poca fantasia e alcune altre cose, fecero si che la monotonia prendesse il sopravvento. Per farla breve, il loro menage era divenuto una routine fin troppo noiosa e ripetitiva. Quel fatidico pomeriggio di Luglio e la visione di quel minuscolo indumento intimo, ringalluzzì il nostro papà e gli diede la consapevolezza d’essere nuovamente maschio, maschio virile, potente, desideroso e voglioso di sesso. Infatti, dopo aver visto quel meraviglioso spettacolo, Lino se ne andò in camera sua e si tolse i calzoni; quasi incredulo si calò le mutande e il cazzo rigido e duro come ormai non lo vedeva più da molto tempo, scattò fuori, bello impennato e pronto all’uso.
    
    Lui sentiva nell’animo una ...
    ... vocina che gli ripeteva: Lino, quella è tua figlia!!!
    
    Si, lo sapeva perfettamente, ma nella mente era fissa l’immagine di quel candore fra le gambe di Giada e il suo pene in modo incontrollato stava a documentare che, al di là delle remore morali e legislative, una femmina, anche se figlia e sangue del proprio sangue, a volte può provocare determinate piacevoli e al tempo stesso inconsulte reazioni.
    
    Si masturbò e venne in breve tempo schizzando sul tappeto in fondo al letto fiotti di denso sperma. Si affrettò poi a pulire diligentemente il tappeto con dei fazzolettini per il naso e quindi si rivestì con la solita tuta che usava per casa ed uscì dalla stanza tornando in salotto.
    
    Lei, Giada, era sempre lì, più o meno nella stessa posizione precedente”
    
    ‘Ciao papi, come va? Giornata pesante?’
    
    ‘No, perché? Ho la faccia stanca?’
    
    ‘Hai gli occhi affaticati’. Avrai lavorato troppo oggi”
    
    ‘Eemmmhh’. Si può essere”’
    
    Prese dalla valigetta del lavoro la copia del suo quotidiano preferito non ancora letto e si sedette sulla poltrona di fronte al divano, sul quale se ne stava semisdraiata Giada.
    
    Si nascose dietro le pagine aperte del giornale e tentò di concentrarsi sulla lettura, poi vinto dall’insano desiderio, abbassò appena i fogli e spiò sua figlia. Lei, aveva cambiato posizione, ora stava seduta con una gamba piegata sotto il sedere e l’altra divaricata e tesa appoggiata al pavimento.
    
    Una vampata di calore si propagò sul viso di Lino; le piccole mutandine si ...
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