1. 177 – Giada e Tiziano, due gemelli con papà e mamma


    Data: 06/11/2017, Categorie: Autoerotismo Etero Incesti Autore: ombrachecammina, Fonte: RaccontiMilu

    ... pene gonfio e duro decise che doveva assolutamente andare a fare la pipì. Si infilò un pantaloncino e uscì dalla stanza. Ancora mezzo addormentato entrò in bagno e solo in quel momento si accorse della mamma sotto la doccia. Si apprestò alla tazza del gabinetto e piegando il grosso e lungo cazzo verso il basso iniziò ad orinare. Mentre pisciava, attratto dal corpo nudo della madre, che si vedeva abbastanza chiaramente dietro il vetro appena appannato del box, si voltò in quella direzione e rimase affascinato dallo stupendo fisico maturo della sua dolce mammina. Lei non si era accorta della sua presenza, probabilmente lo scroscio dell’acqua le aveva impedito di udire che lui era entrato. Non era d’abitudine vedersi nudi in casa loro, tutti, figli e genitori, erano sempre molto riservati e pudichi e invece, questa volta, lui, di nascosto, poteva ammirare sua madre tutta nuda. Si accorse che quasi inconsapevolmente si stava masturbando. Poi vide lei voltarsi, comprese che lei, per evitare che lo shampoo le bruciasse gli occhi, li teneva fortemente chiusi; lui vide il pelo scuro che come una piccola fitta foresta adornava il pube materno. La mano destra di lei scivolò fra le cosce e lui la vide passarsi fra di esse, dapprima la spugna e poi solo più la mano nuda. Tiziano ebbe la netta impressione che sua madre stesse masturbandosi. Era troppo reiterata e insistente l’azione della mano fra le gambe, poi lui vide che il viso era piegato all’indietro e attraverso le volute di fumo ...
    ... Tiziano si accorse pure che la bocca di sua madre era sensualmente aperta.
    
    Gli schizzi arrivarono prepotenti superando il punto di non ritorno e uscendo copiosi si spiaccicarono contro il coperchio aperto del water. Se lo rinfilò dentro i pantaloncini, strappò un foglio di carta igienica e poi, in modo approssimativo, tentò di eliminare le tracce di sperma che ora colavano lungo il coperchio. Ormai sulla porta, con la mano sulla maniglia, si voltò ancora a guardare e comprese dalle cosce strette che imprigionavano la mano, che lei era venuta.
    
    Stravolto e fortemente turbato, si infilò in camera sua. Si chiuse dentro a chiave e si addossò con la schiena alla porta. Si era fatto una sega guardando sua madre nuda che a sua volta si masturbava. Era la prima volta che coglieva sua madre in simili atteggiamenti. Gli parve stranissimo il fatto che colei che lui aveva sempre idealizzato come una donna quasi asessuata, fosse in fondo come tutte le altre puttanelle che lui si era scopato. Era vero dunque ciò che il suo amico Marino gli aveva detto. Le donne sono tutte uguali, tutte puttane allo stesso modo, sorelle, madri, nonne, zie comprese!!
    
    Giada era da un po’ di tempo che aveva notato degli strani comportamenti di suo padre.
    
    S’era accorta che la guardava con insistenza e lei non aveva fatto nulla affinché lui la potesse osservare in certi punti nascosti. Lei era cosciente del fatto che in qualche modo l’aveva provocato il paparino. Le sarebbe piaciuto fargli vedere la ...
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