1. L'attesa


    Data: 27/01/2019, Categorie: Etero Autore: inception, Fonte: EroticiRacconti

    ... fossi seduta al tavolo durante un interrogatorio, braccata dalla curiosità.
    
    Fingendo interesse per il panorama poso di nuovo gli occhi su quella donna. Non è facile far finta di niente, fosse seduta davanti a me sarebbe meno complicato sbotto mentalmente, innervosendomi.
    
    La donna è ancora nella stessa posizione, ma l’uomo che le è seduto di fronte deve essersi spostato, ora riesco a vederlo in pieno volto. La guarda. La ammira. La scruta.
    
    Resto ammaliata dall’intensità dello sguardo di lui per qualche istante, forse anche per più di qualche istante. Quasi mi imbarazza, e con un leggero senso di disagio, mi impongo di riportare gli occhi sul cellulare.
    
    Sono agitata, le mie dita sono così umide da aver difficoltà a tenerlo in mano.
    
    So che non si fissano le persone, me lo ripeteva sempre mamma da bambina, è maleducazione.
    
    Ma non riesco a reprimermi e ancora una volta mi fingo annoiata dall’attesa per spostarmi di nuovo su di loro.
    
    Lui, si erge davanti a lei come un colosso, una montagna umana. I capelli rasati gli donano quel non so che di “bello e dannato”.
    
    Gli occhi scuri paiono quelli di un lupo affamato, le labbra si muovono impercettibilmente, non riesco a sentire nulla però, maledizione!
    
    Distolgo lo sguardo ancora, c’è qualcosa che mi inquieta e mi affascina allo stesso tempo, quell’uomo mi ha sedotta dal primo istante.
    
    L’atteggiamento, la postura e soprattutto quello sguardo…mi sento quasi mancare l’aria.
    
    Ho bisogno di bere, al diavolo ...
    ... la cannuccia e al diavolo l’analcolico. Mi servirebbe un doppio whisky ora!
    
    Controllo l’ora sul display, il tempo pare non voglia scorrere stasera, 19.17.
    
    Devo darmi un contegno, mi impongo di non alzare più lo sguardo dal cellulare finché non sarai qui.
    
    E per qualche minuto ci riesco, senza però smettere di chiedermi il perché non riesca a staccare gli occhi e la mente da quella coppia, e soprattutto da lui.
    
    Sono tesa e sempre più impaziente. Come se avessi il fuoco sotto alla sedia, non riesco a stare ferma.
    
    Mi sistemo incrociando le gambe di lato al tavolino, così facendo inevitabilmente costringo il mio baricentro a puntare dritto verso di loro.
    
    Ma si può essere così cretine!? Mi dico, mentre con la grazia di una troglodita cerco di sistemarmi meglio sulla sedia, che si è fatta più incandescente.
    
    Sbuffando come una vaporiera, mi sistemo come si compete a una donna. Ed è allora che incrocio il suo sguardo, questione di secondi ma nei quali mi sento dapprima come se fossi stata ammonita e successivamente ignorata.
    
    Il mio cuore quasi si arresta per lo stupore, “Sfacciato” penso abbassando lo sguardo o forse la sfacciata sono io.
    
    Eppure, quello sguardo durato non più di qualche secondo mi ha lasciato come un’ impronta nella mente.
    
    Interdetta dalla situazione mi fermo a pensare, ma non riesco, ho fretta, ho l’urgenza di guardarlo ancora…e sono su di loro, come un falco.
    
    Lo sguardo di lui è ancora su di lei, deglutisco mentre trattengo quasi il ...
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