1. L'attesa


    Data: 27/01/2019, Categorie: Etero Autore: inception, Fonte: EroticiRacconti

    ... fiato.
    
    Per qualche ignota ragione mi sento avvampare in viso. Gli occhi scuri di quell’uomo sono come calamite pieni di lussuria, nonostante il disagio che mi porta al senso di inadeguatezza mi trovo a supporre quali siano i pensieri della donna.
    
    Mi chiedo quale storia li accomuni, se si conoscono da molto, se sono una coppia, o amanti, forse solo due amici.
    
    Inizio a fare congetture, ma, l’unica che più prepotentemente mi batte in testa è quella più sporca.
    
    Forse perché mi sentirei completamente persa se fossi guardata anch’io in quel modo, così intensamente.
    
    Quello sconosciuto mi affascina.
    
    La mia mente, il mio bisogno di capire chi sia mi obbliga a osservarli ancora.
    
    Devo trovare un escamotage per passare inosservata, penso e impunemente mi accorgo di essere ancora su di loro.
    
    Qualcosa è mutato, la mano di lui le stringe la coscia in una presa sensuale, lo deduco dalle pieghe che si sono formate sul tessuto del vestito.
    
    Tentenno un attimo, per poi salire con lo sguardo percorrendo tutta la superficie del corpo maestoso di quello sconosciuto.
    
    Una semplice maglietta nasconde un petto imponente e asciutto. Cerco nuovamente il suo viso, ma questa volta è nascosto dietro ai capelli della ragazza.
    
    Un brivido mi pervade la schiena pensandolo intento a sussurrare oscenità all’orecchio di lei.
    
    Sorrido constatando quanto posso essere deviata. Vorrei che anche tu fossi capace di farmi sentire così desiderata, ma nonostante l’infausto pensiero ...
    ... non distolgo ancora lo sguardo.
    
    Sedotta dai miei immorali desideri, o forse sedotta da quell’aurea maligna che si sprigiona da quell’uomo, la mia mente si concentra su quanto sia dannatamente erotico ciò che sto subdolamente spiando.
    
    Guardo di nuovo l’ora, le 19.32, tra poco sarai qui, ancora un sospiro. E forse non so nemmeno il perché…
    
    Attirata sono di nuovo lì, tra quei due corpi. Lei pare una statua di sale, è immobile. Lui siede svaccato sulla poltroncina, con le gambe divaricate e le mani incrociate davanti alla bocca, pare che sorrida. Un ghigno malefico.
    
    Dio, è affascinante da morire.
    
    Lo sguardo è fisso in quello di lei, è uno sguardo quasi ipnotico, tra il divertito e il rabbioso, difficile da interpretare ma inesorabilmente mi induce a non perdermelo.
    
    Un accenno di barba gli dona un’aria matura, è davvero un bell’ uomo, penso. Certamente uno che sa il fatto suo, mi dico dandomi un pretesto per continuare a navigare su quel viso perfetto.
    
    E poi, dannazione, quella posizione, dio mi manda fuori di testa, che mi sta succedendo?
    
    Mi sento in soggezzione, terribilmente in imbarazzo, ho voglia di essere toccata.
    
    L’ alchimia che aleggia tra loro è fonte di attrazione per me, non riesco a fare a meno di scrutare ogni più impercettibile movimento.
    
    Come se fossi vittima di un incantesimo faccio la spola tra il display del cellulare e il demone, tra la home e le dita di quell’adone, che languide ora sono scivolate verso l’interno delle cosce della ...
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