1. Dopo lungo penare divento l’amante di mia madre


    Data: 05/11/2017, Categorie: Incesti Autore: liana, Fonte: RaccontiMilu

    ... punto in cui si interruppe. Sento il rumore dei suoi passi. Mi giro verso il piano della cucina. Attendo. Lo vedo avvicinarsi attraverso il riflesso nelle mattonelle. Il mio corpo &egrave teso come corde di violino. Mi raggiunge. Il suo corpo aderisce al mio; mi sento mancare. Ha le mani poggiate sui miei fianchi. Il suo pube preme sul mio bacino. Dio, &egrave già in tensione. Spingo indietro il culo per meglio sentirlo. Le sue mani risalgono lungo il corpo accarezzandomi, le fa passare sotto le mie ascelle, sfiora i miei seni e va ad ancorarsi alle mie tette, le comprime. Brividi di piacere percorrono il mio corpo. Il suo alito mi soffia sul collo. Mi da un bacio sulla guancia. Sobbalzo e giro la testa.
    
    ‘Ciao, sei arrivato. Ho i nervi a fior di pelle nell’aspettarti. &egrave così che si bacia la propria donna dopo mesi di lontananza?’
    
    ‘Mamma sai che se ti bacio come io desidero niente sarà come prima?’
    
    Premendo il mio corpo contro il suo gli rispondo.
    
    ‘Lo so.’
    
    ‘E sai anche che dopo il bacio io prenderò il tuo corpo e lo possiederò?’
    
    ‘Lo so. Ed &egrave quello che mi auguro. Potevi scoparmi quella sera invece di aspettare tutti questi mesi. Bastava che mi violentassi.’
    
    ‘L’avrei fatto se non ti mettevi a fare tutti quei moralismi materni del cazzo.’
    
    ‘L’incesto mi ha sempre spaventata, non avrei mai pensato di scoparmi mio figlio, devo ringraziare Cloe che mi ha fatto capire che farsi chiavare dal proprio figlio non c’&egrave niente di male purché venga ...
    ... fatto con amore ed io ti amo.’
    
    ‘Anch’io non avrei mai pensato di scoparmi mia madre, ma avere continuamente davanti una donna bella ed eccitante mi mandava in ebollizione gli ormoni. Masturbarmi non mi bastava più; nelle ragazze vedevo te e quando stavo con loro le ingannavo perché &egrave con te che volevo stare. Ero e sono pazzamente innamorato di mia madre. Ora non ci saranno ostacoli che possano fermarmi. Non saremo più madre e figlio, saremo amanti. Sarò il tuo uomo. Il nostro sarà un sano rapporto tra un uomo ed una donna.’
    
    ‘Lo so e non vedo l’ora che accada. Tu, però, non dimenticare di chiamarmi sempre ‘mamma’ anche quando faremo i giochini. Sai il pensiero di sentirmi chiamare mamma mentre faccio l’amore con te mi eccita e il perché sta nel fatto che non &egrave un estraneo quello che giacerà con me nel mio letto ma &egrave mio figlio quello che mi chiaverà.’
    
    ‘Sei pronta ha ricevermi?’
    
    Non gli rispondo. Gli prendo una mano e la guido fra le mie gambe. La faccio scivolare sulle mie cosce e risalire fino al centro del mio inguine. Gli faccio toccare i ricci e folti peletti che ornano la mia polposa e grossa vulva. Non indosso le mutandine. I peli sono umidi ed appiccicosi.
    
    ‘Senti? Sono mesi che sono pronta. L’attesa mi ha portata sull’orlo della pazzia. Se oggi non venivi non so cosa avrei fatto. Non prolungare ulteriormente questa tortura, realizza il tuo sogno, prendimi e chiavami.’
    
    Mi fa girare e mentre mi spoglia incolla la sua bocca alla mia e le ...
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