1. Serena cap3


    Data: 21/01/2019, Categorie: Anale Dominazione / BDSM Hardcore, Autore: MisAlys, Fonte: xHamster

    Capitolo 3
    
    Serena cercava di non guardare oltre il vetro del negozio. Si sentiva nuda, ora, come lo era stata poco prima nella stanzetta.
    
    Uno sguardo di soppiatto a Marco… due metri dietro di lei, a braccia incrociate sul petto, chiaramente a controllare la sua ubbidienza, la cintura ancora stretta nel pugno… Doveva iniziare velocemente a pulire…
    
    Diede la prima spruzzata sul vetro, conscia di avere il seno profondamente in vista, i capezzoli perfettamente disegnati da tessuto della camicetta, frutto della tortura sessuale a cui il suo corpo era stato sottoposto, senza appagamento finale…
    
    Già… non aveva goduto davanti a lui, ma non era stata soddisfazione di vittoria… era arrivata praticamente ad implorarlo… Tutta quella situazione la disgustava, Marco la disgustava… Aveva abusato di lei e stava continuando a farlo, con la giusta certezza del fatto che lei si trovasse in trappola.
    
    Ed oltre tutto questo, si ritrovava ancora con le gambe tremanti… stimolata oltre il limite, il suo ventre ancora adesso chiedeva l’orgasmo… Attendere… e poi avrebbe provveduto da sola…
    
    Quanto poteva andare avanti Marco con quel gioco sadico?
    
    Non molto, si disse Serena, Paola sarebbe arrivata prima o poi, e senza dubbio il suo giungere avrebbe messo i bastoni tra le ruote del ragazzo.
    
    Puliva, rapida. Una spruzzata, e passare lo straccio, attenta ad ogni movimento, per non dar ulteriore spettacolo di sé ai passanti… Non si abbassava, né lavorava su parti troppo in alto. Ed ...
    ... anche in quel modo, purtroppo notava gli sguardi e talvolta i sorrisi di apprezzamento di chi la notava… notava il suo corpo…
    
    Non era mai stata tipa da abbigliamento volgare, anzi, e la vergogna adesso prendeva possesso di lei.
    
    Veloce… doveva essere veloce, finire quello stupido lavoro… che a dire il vero, non faceva da tempo. Destinava sempre Paola a quelle incombenze, dal canto suo, nemmeno sapeva dov’era lo spruzzino, del resto, era la differenza tra l’essere un gestore e una commessa…
    
    Un che di amarezza la invase… Era appena stata legata, scopata, ed ora esibita come una puttana… pensare a differenze tra dirigenti e maestranze diveniva fuori luogo quel giorno…
    
    Un giovane davanti alla vetrina. Serena chinò il capo… era la seconda volta che passava in mezzo minuto… Stavolta si era proprio fermata, fingendo, malamente, di dare un’occhiata alla merce esposta…
    
    Dieci secondi… quindici… non accennava ad andarsene… Serena tentò almeno di spostarsi più avanti…
    
    Marco le si avvicinò.
    
    “Sorridigli, e mettiti a pulire in ginocchio proprio davanti a lui.”
    
    “Non p…” bisbigliò Serena, sempre a testa bassa.
    
    “Subito.” Fu l’ultima parola del ragazzo.
    
    Con l’animo in pezzi, Serena mise sul viso il miglior sorriso forzato che avesse dentro di sé… si inginocchiò, ben conscia dello spettacolo che offriva…
    
    Il giovane dovette recepire lo spettacolino e il sorriso come un invito. Serena con terrore lo vide infatti indirizzarsi verso la porta di ingresso. Serena si ritrovò ...
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