1. Trichechi


    Data: 21/09/2017, Categorie: Prime Esperienze Autore: Abidibbi, Fonte: Annunci69

    ... bufala, anzi, lui pensò per un momento. Lo disse, e lei se ne uscì con una divagazione sul latte e sui bufali, di una volgarità della quale lei stessa si sorprese, nella quale si avvertivano profumi ben più animali di quelli che si vendono in costose bottigliette di vetro. Lo guardò con un occhio severo e poi lo agguantò fra le gambe con la mano unghiata e esercitata in palestra, facendogli un po’ male e senza smettere di guardarlo. Lui la morse sul collo. Poi le bocche si riunirono, la passione ebbe di nuovo il sopravvento e quella fu la prima di una lunga serie di notti. In capo ad un paio d’ore lui le disse, togliendosi un pelo dalla bocca, che Chanel n. 5 era un profumo ottimo, ma che il suo proprio era infinitamente migliore. Lei lo guardò perplessa. E ammise che anche lui, quando era un po’ sudato, aveva un odore che era un peccato coprire. Ma se non avesse avuto Shalimar quel giorno, come avrebbero rotto il ghiaccio? Alcuni uomini emettevano odori interessanti, ma pareva sempre che questo avvenisse senza che loro se ne rendessero conto. “L’ho fatto apposta”, disse lui con aria sorniona. Passò fra loro come una ventata di sfida, si sentivano sul bordo di qualcosa di indefinibile e pronti a entrarci insieme.
    
    Era un venerdì. Rimasero a letto tutta la giornata seguente. Verso sera decisero di uscire, e scelsero un ristorante di pesce. Ordinarono gamberoni, di quelli che non si possono mangiare senza ungersi le mani. Verso la fine arrivò il cameriere con una ciotolina ...
    ... d’acqua e una fetta di limone dentro. La lasciarono li e passarono una mezz’ora a carezzarsi la faccia con le mani unte di pesce. Alla fine le mani erano pulite e le signore sedute ai tavoli vicini davano qualche segno di nervosismo. “Di sicuro i loro fiumiciattoli” dichiarò lei a voce un po’ alta.
    
    Al dessert, lui si era andato a sedere accanto a lei su quella specie di divanetto che il ristorante offriva alle signore, e lei gli si era adagiata contro... “Ora io vado a veder che succede nei bagni”, gli disse guardandolo in modo languido. “Torna presto, che ordiniamo un altro dolce con la panna”, fece lui, ammiccando come un ragazzino. “Ci vorrà un po’ questa volta”, sussurrò lei, e con un dito raccolse un avanzo di cioccolata dal piattino e se lo passò sulle labbra. Lui le baciò la mano mordendola leggermente. Lei si chinò e si diedero un piccolo bacio “di cioccolata”. Lui le prese la testa le sussurrò in un orecchio “Non ti pulire”, mentre con una mano le accarezzava un ginocchio e provava a risalire la coscia approfittando del movimento che lei faceva alzandosi.. Lei lo guardò allontanandosi come Greta Garbo avrebbe potuto guardare Humphrey Bogart, poi si diresse ondeggiando verso le toilettes.
    
    Si ritrovarono a passeggiare poco dopo, soli, su una terrazza sul mare, e lui le infilò le mani sotto la gonna con un nervosismo un po’ da matto. Non trovando lo slip, che era nella borsa, non ebbe difficoltà ad arrivare al piccolo muscolo circolare e, trovandolo lubrificato di ...
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