1. La rossa (parte quinta)


    Data: 02/01/2019, Categorie: Etero Autore: petronius, Fonte: Annunci69

    ... male.
    
    Lascio scorrere la giornata tranquillamente, senza far nulla di particolare, esco a farmi un paio di birre visto che è sabato, ma rientro prestissimo…la stanchezza si fa sentire.
    
    Domenica, puntualmente alle 14 suono il campanello come d’accordo.
    
    Apre e salgo, non ha nemmeno chiesto chi era.
    
    La porta dell’appartamento è accostata, apro ed entro.
    
    I: “Ciao…” è di spalle che sta armeggiando vicino al lavabo della cucina, probabilmente sta preparando la caffettiera.
    
    R: “Ciao. Dammi un minuto.” Aspetto appoggiato alla porta dell’appartamento.
    
    Finisce di armeggiare e poi mette la moka sul fornello, si volta di tre quarti: “Vuoi prima il caffè o un pompino?”
    
    Io devo essere sbiancato, arrossito e devo aver percorso tutta la scala cromatica perché lei fa una risata, mi si avvicina, mi butta le braccia al collo e mi bacia con un trasporto che…si fa sentire immediatamente sulle mia parti basse.
    
    R: “ È da stamattina che volevo vedere la tua reazione a quella frase…” ghigna ancora, “…e devo dire che sei dolcissimo…ed ora anche durissimo.” Dice palpandomi il cazzo da sopra i pantaloni.
    
    Io continua a godermi il sapore delle sue labbra e la morbidezza dei suoi glutei dove ho allungato le mani.
    
    R: “Ok, decido io allora. Siediti sul divano. Prima un pompino, poi caffè e poi bis.”
    
    I: “…” sono un po’ inebetito dalla cosa.
    
    R. non se ne cura granché: “Togli le scarpe qui dalla porta, arrivo subito.” E sparisce al piano di sopra per qualche minuto. Nel ...
    ... frattempo eseguo, tolgo le scarpe e mi dirigo al divano pregustandomi quel che succederà.
    
    R. mi trova seduto in attesa: “Ma non sei ancora pronto?” Credo abbia interpretato la mia faccia a punto interrogativo, perché prosegue, “Togliti i pantaloni che ormai ti farà male a forza di stare stretto li dentro!”
    
    Eseguo e mi siedo di nuovo, nudo dalla cintola in giù, sul suo divano…l’erotismo va a farsi benedire, ma se è così che vuole lei, io che ci posso fare?
    
    Mi da un asciugamani e s’inginocchia tra le mie gambe: “Questo è per quando vieni, non vorrei che spruzzassi su tutto il divano.” Ed imbocca immediatamente la cappella senza lasciarmi il tempo di replicare.
    
    Succhia delicatamente giocando con la lingua dove può. La mia cappella le riempie la bocca, ma ci sa fare e lecca il frenulo in punta di lingua, mentre con un mano sega lentamente l’asta e con l’altra soppesa le mie palle.
    
    Non posso fare altro che gemere e godermi il momento guardandola.
    
    Lei alza lo sguardo e mi fissa negli occhi mentre abbassa la mano fino alla base del cazzo e le su labbra seguono lentamente il movimento senza oltrepassare troppo la cappella. Succhia e si muove piano piano sincronizzando il movimento della mano con quello della labbra. Tecnica gradevole che ho già sperimentato da parte di quelle ragazze che vorrebbero imboccarne di più, ma non ce la fanno.
    
    Continua un po’ con questa lenta tortura. Succhia il cazzo mentre scende imboccandone un terzo e la sua mano arriva alla base ...
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