1. La rossa (parte quinta)


    Data: 02/01/2019, Categorie: Etero Autore: petronius, Fonte: Annunci69

    LA ROSSA (parte quinta)
    
    Consiglio di leggere le parti precedenti. Il racconto si svolge nei giorni successivi a quanto narrato nelle altre parti. Ricordo che ogni riferimento a fatti e persone sono assolutamente casuali.
    
    NB in questo racconto la parte “erotica” è preceduta da una lunga conversazione, a chi non sopporta certe lungaggini consiglio di saltare alle ultime battute, alla frase ’10 minuti e sono da te’.
    
    Sono a casa, rilassato e spossato da tutta l’attività fatto la scorsa notte a casa della Rossa.
    
    È stato meraviglioso, non c’è alcun dubbio. Ha una carica erotica incredibile, ma non immaginavo fosse così calda ed appassionata a letto…lo sospettavo, certamente, ma non c’avrei scommesso tutto... e invece i fatti mi hanno dimostrato che certi sogni possono essere realizzati.
    
    Sì, sono bene che questo è solo un sogno. Che durerà solo fino a quando la solita vecchia luce non lo spazzerà via bruciandone ogni istante.
    
    Facile farsi spaventare da un’idea come questa. Che senso ha investire anche solo un istante di passione su una cosa che già so che andrà distrutta forse domani o forse già adesso. Che senso ha crogiolarsi nel piacere di queste sensazioni quando a breve gli stessi ricordi saranno solo sale su una ferita. Che senso ha…aver buttato alle ortiche un’amicizia per qualche notte di…
    
    Ha tutto il senso del mondo perché sono anni che ci conosciamo e sono anni che ci desideriamo e sappiamo benissimo entrambi da sempre che si sarebbe arrivati a questo ...
    ... e solo il desiderio di entrambi di giocare come il gatto col topo ci ha portati a prolungare…esasperare il piacere dell’attesa.
    
    Immerso in questi pensieri non mi sono accorto che il telefono stava squillando, quasi con un tono insistente. Ovviamente è lei, la Rossa.
    
    R: “Ciao, non mi volevi rispondere?” a metà tra l’ironico ed il preoccupato.
    
    I: “Ciao splendore, no, scusa non avevo sentito il cellulare.”
    
    R: “Seeee…ci vivi col cellulare attaccato al culo!” ridendo, “Dimmi perché non mi rispondevi…”
    
    I: “Semplicemente perché stavo pensando a te ed ero sovrappensiero.” del resto è vero…pensavo a lei ed a quanto mi farà male questa ragazza, questa streghetta dalla chioma infuocata…non è bella nel senso più classico del termine, ma ha una sua bellezza, una sua armonia, una sua…
    
    R: “Hey, ma mi stai ascoltando?” spazientita.
    
    I: “Scusami di nuovo, stavo di nuovo pensando a te.
    
    Stavi dicendo?”
    
    R: “Allora pensa a me qui ed ora. Adesso che sono al telefono con te!” spazientita. “Volevo dirti che stasera non ho voglia di uscire, sono stanca morta per colpa tua!”
    
    I: “Non mi sembra che ti sia dispiaciuto…”
    
    R: “No e magari se non facevi così il cretino e mi ascoltavi potevi venire a prenderti quello che c’era in sospeso…invece ti toccherà aspettare!”
    
    I: “…ma…”
    
    R: “Niente ma…non ti preoccupare, non voglio fare la stronza, ma sono veramente a pezzi. Ho la…ehm…”
    
    I: “Che c’è, adesso ti vergogni? Ci conosciamo da quanto, 6 anni? La prima frase che mi hai ...
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