1. Incantato e abbagliato


    Data: 01/01/2019, Categorie: Etero Sensazioni Autore: Idraulico1999, Fonte: RaccontiMilu

    ... guardando fuori dalla finestra sulla stretta via medioevale, m’ero affacciato quasi senza volerlo dentro la casa di quattro giovani studentesse, perché ne ricordo ancora oggi persino il numero.
    
    Quella sera, infatti, avevano deciso di fare un’elegante sfilata di biancheria intima, scambiandosela l’una con l’altra con mia grande delizia e vi confesso impunemente con una certa goduria anche della mia mano, che aveva saputo cogliere al volo la deliziosa occasione. Tornando alla mia finestra sul cortile, quando m’affacciai non vidi studentesse nude purtroppo per me, ma solamente una ragazzina al piano di sopra del mio, proprio di fronte alla mia grande finestra senza le tende. Appariva poco più che una bambina che con l’aria molto curiosa e ingenua spiava me, il nuovo vicino per l’appunto. Io le sorrisi, credo, e la spiai di rimando. Lei era bruna con i capelli lunghi e neri raccolti un una coda alta, magra con gli occhi d’un blu intenso, giacché quel colore da solo bastava a demolirmi, a distruggermi. Di certo notai come mi spiavano curiosi quella sera e allora forse un po’ per gioco, o forse soltanto perché era ormai davvero giunta l’ora d’andare a letto io iniziai a spogliami con la finestra aperta e lasciando che lei guardasse, mostrandomi e solleticando in quel modo la mia vena accentratrice ed esibizionista. Quello che realmente mi colpì fu, che lei invece di ritrarsi risentita e sdegnata del vicino esibizionista restò al suo posto a guardare in modo accurato. Molto ...
    ... probabilmente si era accorta che io l’avevo vista e che stavo facendo il mio spettacolino a suo uso e consumo, o forse la cosa in fondo le piaceva.
    
    In quel momento mi sbottonai la camicia e restai a torso nudo, in quanto il mio petto da pallanuotista gonfio e robusto, coperto di peli radi, ma con i pettorali ben evidenti era al presente in bella mostra alla luce del grande lampadario centrale attraverso la finestra senza le tende, poi mi sfilai i jeans e rimasi in boxer, scalzo con quel mio grosso membro già bello e duro per l’eccitazione, che si notava da quel rigonfiamento evidente della stoffa di cotone bianco. Io fui sorpreso nel vedere che non solo lei non si ritraeva, ma cominciava a sua volta a eccitarsi guardandomi attraverso la sua finestra e la sua eccitazione fu tangibile quando la vidi infilarsi una mano sotto la gonna larga e pieghettata, sollevandola appena sulle cosce magre con i calzettoni bianchi, dato che immaginai da lontano che due dita entrassero nelle mutandine bianche e cominciassero a spingere sul suo clitoride.
    
    Il suo modo di fare era un masturbarsi rapido e veloce, che io distinguevo tra l’altro chiaramente da lontano per la sua posa in piedi con le gambe larghe, quasi appoggiata sulla sua mano e soprattutto per quel movimento impercettibile e ritmico della spalla e del braccio, che seguivo attentamente con gli occhi. Infine io mi spogliai rimanendo completamente nudo. Adesso il mio membro era dritto come l’asta d’una bandiera, gonfio, teso e ...