1. Incantato e abbagliato


    Data: 01/01/2019, Categorie: Etero Sensazioni Autore: Idraulico1999, Fonte: RaccontiMilu

    Io avevo da pochi mesi ultimato la mia tesi di laurea e una grande impresa estera d’informatica m’aveva convocato per collaborare con loro, perché volevano testare e verificare per l’esattezza, se alcuni miei studi fossero stati applicabili e utilizzabili per quel settore di quella realtà industriale che m’avevano delineato. Bizzarra, creativa ed estrosa gente per davvero. A dire il vero, onestamente io non avevo avuto molto tempo per cercare una casa, perché mi ero dovuto adattare a una sistemazione provvisoria presso un’anziana signora, in una di quelle vecchie case del centro storico dall’età indefinibile e indistinta, forse dell’ottocento o forse anche prima. Una vecchia casa nobiliare credo, tutta basata su vecchie scale larghe e buie, con un ampio e comodo cortile interno, una di quelle case vivaci per l’appunto e dalla forma incerta cresciute e che si sono sviluppate disordinatamente negli anni, di quelle che prima di riuscire a capire che cosa avesse in mente l’architetto o chi per lui ti sei già perso. Enormi finestre, soffitti altissimi e pochi balconi, fredda quanto basta, però era primavera inoltrata, malgrado ciò la mia camera non era per niente male.
    
    La camera era spaziosa, con un grande letto, il bagno privato e con una certa intimità, legata forse al fatto che la ‘Madame’, così tutti intitolavano la mia padrona di casa, anche se non ho mai capito se fosse davvero una nobile decaduta o se quel nome glielo avessero affibbiato come un assillo, un continuo ...
    ... punzecchiare, in quanto andava a letto presto e aveva una sua impareggiabile e speciale forma di delicatezza e di discrezione, una capacità innata e istintiva d’essere presente quando avevi bisogno di lei e di svanire quando volevi restare da solo. E nel mio caso, infatti, era spesso così. L’unico difetto e l’unica imperfezione per così dire di quella stanza risultava che s’affacciava sul retro, o meglio sul cortile interno, eppure la ‘Madame’ m’aveva facilmente convinto, dato che riteneva trattandosi integralmente d’un assoluto pregio, per queste ragioni lei m’aveva argutamente e sottilmente annunciato:
    
    ‘Mi dia retta, &egrave tutto a suo vantaggio, vedrà che così dormirà più tranquillo’ – aveva ripetuto, io le avevo sennonché creduto.
    
    Io non conoscevo nessuno in città e quindi la sera rientravo presto per leggere un po’ in camera, in quell’occasione stavo appunto sfogliando dei testi quando m’accorsi che una finestra dall’altra parte del cortile era illuminata. Guardai invadente, con quella maniera di curiosità e d’indiscrezione appena morbosa che tutti hanno di spiare nelle case altrui, confidando e sperando di vedere una bella donna nuda o magari soltanto un quadro di vita famigliare o forse come in un noto film di scoprire un misterioso delitto, cosicché cercai ovviamente di non farmi notare. Forse speravo m’accadesse come quella volta a Urbino, quando ero andato per un seminario e avevo trovato posto in un alberghetto sgangherato e trasandato del centro, da dove ...
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