1. Questa sera mi chiamo Giulia - 9


    Data: 28/12/2018, Categorie: Etero Autore: Browserfast, Fonte: EroticiRacconti

    ... po’ interrogativa, quando mi vede. Lapo invece è seduto parecchio più lontano, su una fila di puff neri appoggiati al muro. Sulle ginocchia tiene Bambi. Anche se lei mi dà la schiena, potrei giurare di non averla mai vista così languida. Lui però lo posso vedere bene, quando non si baciano. E anche se è lontano, non mi sfugge il suo sguardo che si sofferma prima sulla mia zona-tette poi risale a cercare i miei occhi. Mi sorride ironico.
    
    Più esco dal mio stato di torpore, però, più Davide vi scivola dentro. Cerco di avvicinarmi e di farmi stringere più forte, ma mi sa che il down sta arrivando anche a lui. Poco male, sto bene così e non me ne frega un cazzo di nulla. Scusate se mi ripeto
    
    Sul divano accanto a noi ci sono due ragazzi che chiacchierano e bevono. Devono essere due amici di Gange, il ragazzo che qualche ora fa mi ha offerto quella super canna che mi ha fatta decollare. Si avvicina e inizia a parlare con loro. Non li ascolto, la mia attenzione è attirata dalla brunetta al seguito. Quella che prima stava con lui insieme a un’altra ragazza, della quale ora non c’è traccia. La guardo e mi diverto a osservare come siano diversi in tutto. Devono proprio venire da due ambienti sociali opposti. Lei è la classica fighetta pariolina. Cioè, se sia proprio dei Parioli non lo so, ma ci siamo capiti. Lui, beh, lui se mi dicesse che viene da Torbellamonaca o dall’Infernetto non mi stupirebbe per niente.
    
    Sempre perché i freni inibitori sono crollati, o forse perché è ...
    ... sempre così espansiva di suo, non saprei dire, lei gli getta le braccia al collo e gli lecca una guancia. No, dico davvero, gli lecca una guancia come farebbe un cane. Non so cosa ci sia in quel gesto, ma mi accende un po’ di interesse per la brunetta.
    
    Gange tira fuori un altro cannone e mi fa “ehi biondina, un altro giro?”, come se si fosse accorto della mia presenza solo in quel momento. Rispondo “volentieri” e gli domando se può approfittarne anche lui, ovvero Davide. Il ragazzo si stringe nelle spalle come a dire “ovviamente”, accende il cannone e me lo passa. Riconosco la botta immediata, riconosco la pelle d’oca, riconosco tutto. Quando la testa smette di girarmi e sento il piacere diffondersi ovunque gli chiedo “ma dove cazzo la prendi questa roba?”. Non ascolto nemmeno la sua risposta, che in realtà è un sibillino “eh…”, e mi volto verso Davide dicendogli che la deve assolutamente provare.
    
    Lui all’inizio nicchia, dicendo che si sente già mezzo partito. Io insisto con la voce un po’ impastata: “Non puoi tirarti indietro”. Prima di passargli il cannone lo bacio e sento l’accenno di ricrescita della sua barba graffiarmi il viso. Mi chiedo come sarebbe sentire graffiare l’interno delle mie cosce aperte. E qui sì che mi eccito per la prima volta da quando sono su questo divano. Avverto la piacevole sensazione di calore e sento più pronunciato il contatto del capezzolo sul palmo della sua mano. Mi sta chiaramente succedendo qualcosa.
    
    Davide aspira e poi sbuffa insieme ...
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