1. Metti una domenica a pranzo


    Data: 27/12/2018, Categorie: Dominazione / BDSM Autore: grillino, Fonte: EroticiRacconti

    ... cappella dentro, ma i muscoli sono tesi, lei mi ostacola…allora mi piego sul tavolo e prendo la boccetta dell’olio d’oliva da cucina, ci bagno la cappella, il cazzo e ne metto un po’ sul buco del culone della zoccola. Rispingo con violenza e senza scrupolo il cazzo dentro, Marinella salta in avanti e piange dal dolore, prova a divincolarsi ma le ammollo una sberla in testa “stai ferma Mary, stai ferma cazzo, ti voglio inculare adesso…qui, sul tavolo della tua cucina…con tua madre in salotto…è troppo eccitante…ferma cazzo!” lei è terrorizzata dalla mia reazione, ha gli occhi pieni di lacrime, mi guarda supplichevole, ma io la penetro senza pietà, vedo il mio enorme cazzo farsi largo nel suo culo, rompendogli lo sfintere…sento i suoi muscoli anali allentarsi sotto la spinta del membro…la penetro come un trapano lento e inesorabile, lei singhiozza in silenzio, accettando la mia inculata rassegnata e passiva, come un agnello sacrificale…il cazzo arriva lentamente sino in fondo al suo culone sodo e largo, è bollente e umido, strettissimo…inizio allora a scoparla, tirando e spingendo il cazzo, tenendola ferma per i fianchi morbidi e flessuosi, l’olio di oliva ligure è un ottimo lubrificante!! Scorro nel suo sfintere benissimo, benché un po’ stretto, Marinella ha la testa tra le mani, piange di dolore ma gode nello stesso temo, delle volte si aggrappa ai bordi del tavolo quando i miei affondi sono troppo violenti…sentiamo il televisore gracchiare nel salotto…le voci dei vicini ...
    ... nel cortile…Marinella sotto di me piange e gode, il mio cazzo entra e esce dal suo corpo, dal suo culo…sto godendo come poche volte in vita mia! Le strizzo le tette, i capezzoli sono d’acciaio, la zoccola sta comunque godendo nonostante pianga sommessamente…ogni tanto si gira e mi guarda supplichevole di fare piano…ha gli occhi arrossati dalle lacrime, ma mi sorride stentatamente di amore…e io continuo a incularla senza pietà! Vorrei continuare a scoparla ancora, ma è ora di pranzo e ho fame, le do gli ultimi colpi, violenti, a fondo, e con un ultimo sospiro sento il cazzo vibrare, l’afferro con violenza per i capelli e le tiro la testa indietro mormorandogli all’orecchio “tesoro mio, mi fai impazzire...sto sborrando dentro di te, nel tuo culone enorme…eccomi amore mio, sborro, sborro…” e un fremito nelle palle mi fa scaricare tutto lo sperma nel suo sfintere, allagandogli il culo! E’ una sensazione bellissima, lei freme, i suoi singulti amplificano l’orgasmo…gli do gli ultimi colpi, non vorrei uscire mai dal suo culone accogliente e morbido…ma mi sfilo, gocciolo ancora, prendo uno scottex e mi asciugo. Marinella si rialza sconvolta, si sistema le mutandine, il reggiseno, poi va in camera a cambiarsi il vestito strappato, tornando con una orribile vestaglia da massaia a fiori. Vado in bagno a lavarmi, la madre è assopita davanti al televisore…non si è accorta minimamente dello stupro della figlia!
    
    Marinella è imbronciata, gli occhi rossi, ma mi guarda comunque innamorata, ...