1. Il club - capitolo III - Collana La Ragazza di Campagna Vol. III


    Data: 01/11/2017, Categorie: Dominazione / BDSM Autore: Koss, Fonte: EroticiRacconti

    ... passeggiate erano il modo migliore per tonificare i muscoli e fare fiato. La prima mattina aveva deciso di portarsi dietro solo Rosa, così l’avrebbe conosciuta meglio. In verità non parlavano molto, Amalia aveva caricato la schiava dello zaino dove aveva riposto tutto quello che poteva servire loro per un’intera giornata ed erano partite. Batterono sentieri poco frequentati, per non dire deserti. Solo all’inizio avevano incontrato un po’ di gente, ma da circa mezzora nessuno. Rosa nonostante il carico le stava dietro senza fatica. Non avendo da discutere la schiava pensava, eccomi qui a disposizione di una padrona che mi tratta come una bestia da soma e che quasi mai mi rivolge la parola. Rosa ci aveva già ragionato, Sara, la sua padrona, le aveva parlato del club e Rosa aveva capito che stavano per fare un salto di qualità, non era più un gioco tra lei ed altri pochi amici, ma una cosa molto più vasta. Sara le aveva detto, a lei ed alle altre: - potrai sempre scegliere, non ti imporrò mai qualcuno o qualcuna che non vorrai, ma i capricci non saranno ammessi. Sì o no? – Alla fine lei Giovanna ed Isabella dissero sì. D’altra parte fino a quel momento, seguendo Sara non si erano mai trovate male, anzi, tutte le loro fantasie più perverse avevano trovato soddisfazione. Per tutte servire era diventato un modo di vivere di cui non potevano più fare a meno.
    
    Ovviamente con Sara, fuori da quel sottile gioco di schiava e padrona, avevano un rapporto paritario, erano ormai socie ...
    ... del loro studio legale.
    
    Questa padrona, elegante, misteriosa e tremenda invece la trattava solo come una schiava, con lei lo sarebbe stata ventiquattro ore al giorno, ma così pensando e marciando si era eccitata e si era bagnata. Rosa guardò gli stivaletti della donna che marciava davanti a lei, risalì con lo sguardo verso l’alto. I pantaloni aderenti disegnavano due belle gambe e delle natiche stupende, Amalia camminava eretta ed altera, con lei aveva avuto brevi e poco frequenti contatti. Chi sa come le piace farlo. Sono proprio una porca, pensò Rosa. Arrivarono in cima al sentiero, il panorama di cui potevano godere era incantevole. Si trovavano su un crinale e sia da un lato che dall’altro potevano ammirare due belle valli, le grandi montagne che le circondavano, i boschi immensi e silenziosi tutt’intorno, in lontananza i villaggi che stavano giù sul fondovalle. Proseguirono per un’altra ora, Amalia era leggermente ansimante, ma marciava imperterrita. Rosa procedeva senza grande sforzo, ma ormai sudava copiosamente e continuava a pensare. Il giorno prima avevano viaggiato tutto il giorno. Amalia aveva guidato da Roma a Bolzano, era stato un viaggio silenzioso e tranquillo. Rosa era seduta davanti e Amalia le aveva rivolto la parola solo per chiederle di cambiare nastro o stazione alla radio. Le altre due dietro rispettavano il silenzio della loro padrona. A Bolzano la padrona aveva detto a Rosa di guidare, Amalia passò dietro e tirò le tendine. Il percorso era facile ...
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