1. Il club - capitolo III - Collana La Ragazza di Campagna Vol. III


    Data: 01/11/2017, Categorie: Dominazione / BDSM Autore: Koss, Fonte: EroticiRacconti

    Amalia Risi era una trentenne bionda ed algida, aristocratica e bella, il colore degli occhi tendeva al viola. Era di una bellezza particolare, magra ed ossuta per non dire spigolosa, ma con tutte le curve desiderabili da un amante esigente.
    
    Amalia si trasferì all’inizio di agosto con la sua corte, di cui facevano parte le sue due schiave: Paola e Silvana, e Rosa la schiava concessale dalla sua amica Sara, in una località esclusiva di montagna. L’altra sua schiava Amanda era in quel momento al mare con il marito ed a settembre sarebbe andata, come pattuito, in vacanza con Sara. Amalia aveva affittato una splendida ed isolata villetta ed intendeva godersela. Le schiave che aveva a disposizione erano lì per quello e per servirla. Paola era la sua cameriera ormai da diversi anni. La serva era deliziosa e sempre inappuntabile, salvo diverse disposizioni, indossava sempre un grembiulino ed una crestina, entrambi bianchi. Sotto portava un vestitino nero stretto e succinto, calze e scarpe nere con un tacco discreto, ma senza esagerare. Era una donna carina, sulla trentina, minuta, con un corpo piccolo e nervoso, due polpacci sviluppati sostenevano delle belle cosce lunghe e bianche, i capelli castani incorniciavano un visetto chiaro su cui spiccavano gli occhi celesti ed un nasino circondato da simpatiche lentiggini. La serva era sempre truccata in modo raffinato, gli occhi celesti erano ben evidenziati, il seno piccolo, efebico, ma deliziosamente impertinente era di solito ...
    ... lasciato libero sotto il vestito. Paola gradiva anche le attenzioni maschili, ma apprezzava di più quelle femminili ed in particolare adorava la sua padrona.
    
    Silvana, era la cuoca di Amalia, anche se non era più molto giovane era una schiava che si faceva valere, era distinta ed ordinata. Aveva gli occhi neri come i capelli che le scendevano fino alle spalle ondulati e lunghi. Aveva un piacevole corpo, maturo e calmo. Ma per godere Amalia contava soprattutto su Rosa, la schiava di Sara, se non altro perché per lei era una novità.
    
    Rosa era ormai una gran bella donna. Alta e robusta lo era stata anche da ragazza, con il tempo aveva ingentilito il corpo forte ed atletico, diventando più sinuosa e femminile di quanto fosse stata in passato, anche i capelli ricci e bruni si erano piegati al volere del parrucchiere, solo il seno grande e pesante e quindi leggermente cadente era sempre quello di una volta e che la faceva ancora disperare. Troppo grosso, troppo ingombrante, ma a Sara, la sua padrona, ed ai suoi amanti piaceva e lei stessa stava cominciando ad accettarlo, prima o dopo l’avrebbe anche apprezzato.
    
    Il sentiero si era fatto ripido ed era diventato molto stretto costringendo le due donne a procedere una dietro l’altra. Amalia in testa e Rosa dietro. Dopo più di un’ora di camminata nessuna delle due risentiva ancora della stanchezza, ma era evidente che la più in forma era Rosa. Amalia era desiderosa di rimettersi in buone condizioni fisiche e quelle lunghe e faticose ...
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