1. Una piccola verità su cuck e bull (la moglie del capo)


    Data: 14/12/2018, Categorie: Sesso di Gruppo Autore: single80fe, Fonte: Annunci69

    ... che la donna del capo volesse scoparsi il preferito. Perché questo ero.
    
    Mentre cerco di cacciare questi pensieri impuri dalla mia testa la sua mano arriva alla mia coscia, la sua lingua alle mie orecchie.
    
    - Non trattenerti, so che hai capito. Mi dice
    
    Farfuglio un no, che non capivo, mentre le sue labbra avvolgono il lobo dell’orecchio e la punta delle dita scova il glande sotto ai pantaloni.
    
    - Che c’è, non mi vuoi? - mi sussurra, seducente.
    
    L’erezione sta crescendo, improvvisa. Sorride mentre la guardo, la sua mano mi avvolge completamente l’uccello attraverso i pantaloni.
    
    - Sei duro, eh?
    
    Mi sfotte pure.
    
    Solo ora mi accorgo che l’adrenalina della paura (paura di essere scoperto, paura di perdere il posto, di fare qualcosa di irreparabile) l’erezione me la fa crescere, anziché diminuire. E’ spesso stato un mio problema con gli incontri: a volte l’adrenalina mi fa brutti scherzi; con l’età ho imparato a controllarla.
    
    Ma lui sta tornando e lei non si azzarda a rimuovere la mano, pur nascosta dalla tovaglia.
    
    Sudo freddo, il mio capo è un uomo intelligente, penso, capirà. Capirà perché lei è spostata verso di me.
    
    Sono agitato, nervoso, mentre con gli occhi seguo il suo avvicinarsi. Sono tentato dal sussurrarle di levarsi da lì, e onestamente non ho ancora capito come abbia fatto, ma le sue dita sono sotto alla zip, e stanno scoprendo e coprendo la cappella con una maestria che raramente avevo provato.
    
    Il mio cazzo è durissimo, mentre il capo ...
    ... si risiede al tavolo.
    
    - Vi siete messi avanti con il lavoro, eh. Dice lui sorridendo.
    
    Sono senza parole, ed è raro che io lo sia.
    
    - Avevi ragione, è intelligente, brillante, e secondo me un gran porco - si rivolge a me - sei un gran porco, vero?
    
    Il momento della verità: rischio il licenziamento. - Si, con esperienze - rispondo - e tu mi arrapi da quando ti ho visto stasera, ma lo sapevi già, lo volevi.
    
    Mentre termino la frase volgo lo sguardo al mio capo che sorride.
    
    - Sai, è da anni che offro quella troia di mia moglie al migliore tra i miei dipendenti. Mica tutti sono in grado di reggere la pressione. Tu hai qualcosa di diverso dagli altri, sei single alla tua età, e in azienda le storie girano.
    
    Chissà che storie, girano in azienda, mi chiedo mentre allungo la mano sulla coscia della moglie. Ride: - sei sfacciato.
    
    - Non hai idea di quanto. E per tutta risposta le mie dita scoprono che non porta mutandine. La mia mente lo sapeva già.
    
    Amici miei, dopo quel momento, ci siamo rimessi a parlare di lavoro, come nulla fosse successo. Ma io sapevo: Elena è una donna esigente, vuole la mente del bull, non il suo corpo. E vi assicuro che parlare di lavoro con il cazzo così duro era difficile, molto difficile.
    
    Finiamo, mentre lui paga lei si muove verso il bagno. Sono tentato dal seguirla, ma io e lui stiamo parlando di whiskey e grappe: io preferisco i primi, lui le seconde.
    
    Elena torna, si avvicina: - leccami le dita, assaggia. Sanno di figa, calda, ...