1. Arturo


    Data: 13/12/2018, Categorie: Sensazioni Trans Autore: Caliban, Fonte: RaccontiMilu

    ... verità una conversazione molto lunga, dopo un solo bicchiere e poche parole a condire un gioco di sguardi intensamente provocante ci alzammo, lei si strinse a me, insinuando il braccio sotto il mio, e così uscimmo dalla cantina diretti verso la mia stanza.
    
    Indubbiamente faticai a mantenere un perfetto controllo della mia mente, il suo profumo era così delizioso, ogni suo più piccolo movimento era la quintessenza della femminilità e sensualità, e nonostante la consapevolezza di rischiare in ogni istante un mortale duello ero ormai prepotentemente eccitato.
    
    Quando la porta della mia stanza si chiuse dietro di noi, decisi di fare la mia mossa, prima la baciai, le nostre bocche si fusero, le lingue si intrecciarono esplorandosi, nel bacio più intenso mai provato; la sua lingua sembrava dotata di vita e pensieri propri, tanto si insinuava e muoveva rapida e profonda in me mentre le mie mani scivolavano lente lungo la sua schiena e si soffermavano su uno dei culi più sodi, pieni e deliziosi che avessi mai toccato prima.
    
    Le sue mani mi strapparono la camicia, quindi mi slacciò abilmente la cintura, così che i miei pantaloni scivolarono a terra, e insieme con loro anche il mio fido Disgregatore, e il pugnale che riposavano nelle loro custodie, attaccati alla cintura.
    
    Poi, dopo un tempo che sembrò quasi infinito, mi staccai da lei, e lento mi girai, ormai indossando le sole mutande, apparentemente privo di qualsiasi arma, e, dandole le spalle,mi allungai verso il quadro ...
    ... comandi, per inserire un leggero, sensuale sottofondo musicale.
    
    Quello era il momento, ora in soli tre secondi avrebbe potuto affondare nella mia schiena nuda le lame, attesi con trepidazione di udire il caratteristico sibili di attivazione dei lamabracciali, avrei quindi avuto giusto il tempo di attivare lo scudo e quindi fulminarla afferrando la pistola a terra.
    
    Però l’attimo passò, la musica iniziò a diffondersi nella stanza, e sentii non le fredde mortali lame ma le sue calde, lisce e deliziose mani scivolare lungo la mia muscolosa e abbronzata schiena, per poi percorrere il mio petto, soffermandosi a stuzzicare con le unghie i miei capezzoli, mentre le sue labbra, la sua lingua si impadronivano del mio collo, della mia nuca in maniera decisamente inebriante.
    
    Decisamente mi ero preoccupato troppo ed inutilmente, pensai, mentre Maya, così avevo scoperto chiamarsi quella meravigliosa creatura, in ginocchio di fronte a me, dopo avermi liberato anche dell’intimo, stava baciando e succhiando con una abilità passione indescrivibile.
    
    Ecco quale poteva essere quella misteriosa particolarità degli Arturiani, che non riuscivo a rammentare, una bocca dalle capacità amatorie ineguagliabili.
    
    Non riuscii a fermarla e venni copiosamente in un tempo per me insolitamente breve, mentre la sua bocca non smetteva di condurmi in paradiso e le sue unghie disegnavano sinuosi ed eccitanti arabeschi sulle mie gambe e sul mio sedere.
    
    Quindi si alzò, e mi baciò nuovamente, mentre si ...