1. Il ragazzo e il nonno


    Data: 13/12/2018, Categorie: Gay / Bisex Autore: RedTales, Fonte: Annunci69

    ... come una ragazzina alle prime armi, gli schizzò il suo saporito sperma sul petto e sulla pancia.
    
    Continuò a muoversi, anche se, nel momento del piacere, spezzò il ritmo.
    
    Un altro quarto d’ora più tardi era stanco anche lui, un po’ per la posizione, un po’ per la rapida cadenza che aveva tenuto fino ad allora.
    
    “Sei stanco? Aspetta, vieni ci mettiamo la che ti è più comodo.”
    
    Si spostò su una specie di tavolino che c’era in fondo alla stanza, sembrava quasi un lettino, alto e stretto. Il cazzo era ancora perfettamente duro e svettava perpendicolare al corpo. Lo invitò a scavalcarlo e a rimetterselo nel culo.
    
    “Questo è all’altezza giusta. Tu resti in piedi col cazzo piantato nel culo e devi solo piegare un po’ le ginocchia per scoparti. Funziona benissimo e puoi continuare fin che vuoi.”
    
    Lo fece ed effettivamente quella posizione era perfetta e si ritrovò l’asta tutta dentro mentre restava quasi dritto in piedi e, piegando le ginocchia, riusciva a fare sesso in un modo perfetto. Continuò una buona mezz’ora, sudando come una fontana mentre Gildo, comodamente sistemato, spostava le mani su di lui, toccando, pizzicando e titillando tutto quello che poteva raggiungere. Riuscì anche ad infilargli delle dita in bocca per farsele succhiare. Ovviamente dedicò parecchio tempo anche alla masturbazione che, anche questa volta, produsse, anche se con minor quantità, un bel getto sempre sulla pancia.
    
    Quando smise di toccarlo, iniziando a fare dei profondi respiri ...
    ... Lorenzo capì che era prossimo. Provò a muoversi di più ma, con un deciso sospiro dicendogli che stava venendo, lo invitò a fermarsi perché già così stava godendo tantissimo.
    
    “Ecco, fermati, tutto dentro, tutto. Gira, giralo, fallo girare in tondo. Tutto dentro. Si, così. Mh! Che bello. Che scopata. Che culo. Per la tua età sei bravo. Ti manca ancora un po’ di tecnica ma sei bravo. Si, un bravo scopatore...”
    
    Gli sorrise. Fece per muoversi ma lo fermò: “fermo. Stai fermo così. Mi piace sentirlo ammosciarsi dentro. Aspetta. Quando lo senti tutto giù ti levi.”
    
    Ci volle parecchio prima che gli dicesse di togliersi e quando lo fece, scavalcandolo, si sentì un suono come di una ventosa che si stacca e una buona dose di liquido gli colò lungo le gambe.
    
    “Si, ne faccio ancora tanta. Meno di una volta, ma due dita di bicchiere le faccio ancora...”
    
    Restò al suo fianco, asciugandosi con la mano prima che gli indicasse un asciugamano appoggiato su un mobiletto li vicino.
    
    Come si fu pulito, Gildo, che non si era ancora mosso da quel lettino, gli prese la mano e gliela portò sul pene. Era zuppo di liquidi, piccolo e moscio e la punta, completamente scappellata, era di un colore rosso fuoco.
    
    “Adesso ho solo voglia di stare un po’ tranquillo a letto. Vieni, stendiamoci. Lo volle sdraiato accanto e riprese a toccarlo e, appena lo sentì crescere, a masturbarlo con la mano.
    
    “Mi piaci, ti lasci fare… Vediamo se facciamo la terza, magari questa volta mi vieni in bocca… Avvisami ...