1. Il ragazzo e il nonno


    Data: 13/12/2018, Categorie: Gay / Bisex Autore: RedTales, Fonte: Annunci69

    ... il tuo culetto è pronto.” Fece una pausa e riprese: “sai, con gli anni non riesco a fare tutto quello che voglio, ma se ti metti alla pecorina mi sistemo dietro di te in piedi e ti riesco a scopare bene”.
    
    Si, quel vecchietto era pieno di sorprese e si comportava e parlava come se fosse un ragazzo.
    
    Provò a chiedergli se si metteva un preservativo ma gli rispose che: “ma cosa vuoi che metta. Se sono arrivato sano alla mia età ormai non mi posso più prendere niente. Ma tu sei sano?”
    
    “Si, si! Certo che si! Lo dicevo per lei...”
    
    “Dai, smettila con quel lei, sono Gildo. Per te Gildo e basta e… dammi del tu. Non vorrai mica che mi metta a scopare uno che mi da del lei?”
    
    Rise mentre Lorenzo lo guardò sorpreso.
    
    Comunque si mise sul bordo del letto come voleva. Gli guardò di nuovo tra le gambe. Aveva proprio un cazzo lungo, forse una ventina di centimetri, ma sottile. Lo sentì sputare alcune volte e poi si trovò quel lungo pisello che gli scorreva tra le chiappe come per annunciarsi. Andava su e poi scendeva e quindi risaliva. Ci giocò parecchio prima di puntarlo bene nel posticino giusto e farsi strada nella sua rosellina che si aprì immediatamente per riceverlo.
    
    Certo che per i suoi anni ci sapeva proprio fare. Lo aveva impalato al primo colpo e si era conficcato dentro con disinvoltura.
    
    “Lo senti? Sono dentro a metà… Se non ti fa male entro tutto...” Detto questo spinse ancora e gli si appoggiò con il pube sul culetto, i peli schiacciati contro. Non era ...
    ... grosso ma lo sentiva da quanto era dentro.
    
    “Tutto bene?”
    
    Fece di si con la testa, nuovamente sorpreso da tanta delicatezza.
    
    “Adesso comincio e...”
    
    Il bacino iniziò ad allontanarsi e ad avvicinarsi con un bel movimento. Lo percepiva proprio tutto, soprattutto quando arrivava in fondo e gli sembrò piacevole. Continuò con calma e lentezza per un bel po’ prima di dirgli che era stanco ma che ci voleva ancora molto per… venire. Gli chiese di cambiare posizione. Si sdraiò a pancia in su e Lorenzo gli si accovacciò sopra. Adesso doveva muoversi lui e il ritmo si fece più rapido. Non voleva farlo vedere, ma gli stava piacendo, e parecchio, non ancora da orgasmo, ma era decisamente bello, soprattutto perché lo sentiva piantarsi molto in fondo e ogni volta che arriva era una botta di piacere e qualche gocciolina gli si era già formata sulla punta del glande.
    
    Gildo continuava a fissarlo senza dire nulla ma gustandosi le sensazioni che quel ragazzo sapeva procurargli.
    
    Quando gli afferrò l’uccello con la mano iniziando a masturbarlo Lorenzo capì che non sarebbe durato molto e provò a dirglielo ma lui gli sorrise aggiungendo, per tutta risposta, di pensare solo a godere: “cosa vuoi che sia se schizzi… Alla tua età lo puoi fare tre, quattro volte. Vorrà dire che poi te lo ciuccio per fartelo tornare duro e ricominci… Sono io che devo farmela bastare una volta perché dopo che sono venuto non me lo tira su neanche una gru.” E rise ancora.
    
    Si, era proprio forte e, sospirando ...