1. Il ragazzo e il nonno


    Data: 13/12/2018, Categorie: Gay / Bisex Autore: RedTales, Fonte: Annunci69

    ... suonare. Anche durante la strada non gli avevano detto molto ed rimanendo sul vago. Questo gli dava un po’ di ansia perché non sapeva che situazione si sarebbe trovato davanti.
    
    Quando si aprì la porta vide un arzillo vecchietto che gli sorrideva: “si… Chi sei?”
    
    “Sono Lorenzo” e pensò: “andiamo bene. Non sa nemmeno chi sono…”
    
    “Ah! Si, Lorenzo. Mi ha detto che venivi. Vieni, vieni, entra. Sai, non ti facevo così giovane.” E, cercando quasi di non farsi sentire aggiunse, a bassa voce, che suo nipote gli porta sempre persone… di una certa età.
    
    Gli offrì da bere e poi, sempre con una naturalezza disarmante gli chiese se sapesse perché era li.
    
    “Si, Giulio mi ha detto di essere… gentile con lei.”
    
    Rise. “Sempre lo stesso Giulio, non riesce mai a chiamare le cose con il loro nome. Ma tu hai capito che sei qui per scopare?”
    
    “Accidenti, sarà vecchio, ma sa bene cosa vuole”, disse tra se mentre gli fece di si con la testa.
    
    “Ah! Bene, mi piace… la carne fresca e tu sembri proprio un bocconcino prelibato. Certo che oggigiorno cominciate sempre più presto a fare sesso voi ragazzi… Ma quanti anni hai?”
    
    “Ventuno.”
    
    “Che meraviglia. Dai, dai, spogliati e fammi vedere come sei messo...”
    
    Sentirlo dire da quel vecchietto gli sembrava quasi inquietante e aveva anche una mezza idea di andare via, ma era anche un po’ curioso di vedere cosa sarebbe successo e così si tolse tutti i vestiti.
    
    Gildo si passava la lingua tra le labbra e si fregava le mani ...
    ... nell’osservarlo, iniziando a toccarlo e a leccarlo a piena lingua dappertutto. Sentiva le mani secche e ruvide rovistargli ogni angolino e sentiva l’umido della saliva scorrere lungo la schiena. Gli sembrò che lo stesse quasi assaggiando, ma lo lasciò fare. Lo osservò mentre si dava quel gran daffare, notando che era alto quasi come lui ma decisamente più magro.
    
    “Vieni, vieni, andiamo di la che stiamo più comodi...”
    
    Lo condusse in camera e, dopo essersi seduto sul bordo del letto lo invitò ad aiutarlo a spogliarsi.
    
    Si ritrovarono entrambi nudi. Il vecchio gli chiese di avvicinarsi e iniziò a succhiargli l’uccello con avidità mentre lo accarezzava con le mani. Si staccò solo dopo avergli fatto avere una bella erezione.
    
    “Adesso me lo ciucci tu. Io mi sdraio e tu ti dai da fare. Se sei bravo poi te lo metto tutto nel culetto… E’ per questo che sei venuto, no?”
    
    Non rispose ma si sdraiò vicino, guardò la dotazione che non sembrava male e iniziò a giocarci, un po’ con le mani e poi con la bocca.
    
    “Girati, girati meglio che ti voglio toccare il culo...”
    
    Lo accontentò e si ritrovò quasi subito le dita che, ben lubrificate di saliva, si misero ad allargargli il buchetto e a penetrarlo. Pensò che ci sapeva fare e si concentrò su quell’uccello contornato da folti riccioli bianchi. Sapeva di buono e, sapientemente lavorato da quella boccuccia, in breve si allungò di parecchio, anche se non si ingrossò di molto. In compenso divenne durissimo.
    
    “E’ pronto. Sento che è pronto. Anche ...