1. Una cinquantenne incredibile


    Data: 09/12/2018, Categorie: Etero Autore: Spring96, Fonte: EroticiRacconti

    ... bottiglia di champagne e tempo venti minuti era già in prossimità della meta, lasciò lo scooter in un parcheggio a due isolati di distanza e fece a passo svelto quello che rimaneva per arrivare al portone del condominio. Scrisse al cellulare che era sotto casa e lei fece scattare l'apriporta. Entrato nel corridoio sentì dalle scale la sua voce che diceva di salire al terzo piano. Forse l'ascensore era davvero lento ma gli sembrò che salisse al trentesimo piano. Finalmente si aprì e davanti a lui sulla porta di casa Carla lo aspettava sorridente. Era vestita sobriamente, una camicia leggera (con reggiseno in vista) e un paio di pantaloni bianchi attillatissimi (avrei scommesso senza mutandine) ma, particolare intelligente, aveva ai piedi scarpe con un tacco di almeno otto centimetri che la slanciavano ben più del suo metro e settanta. Dopo un breve momento di imbarazzo fece cenno di accomodarsi in soggiorno e scappò un momento in cucina a mettere in frigo la bottiglia che lui le aveva messo fra le mani. Tornò subito con un paio di bicchieri e fecero un brindisi rompendo il ghiaccio. Chiacchierarono del più e del meno, di cibo e di vini e Franco scoprì che Carla se ne intendeva parecchio. Poi mangiarono la pasta con le zucchine e il pesce arrosto che aveva cucinato per lui bevendo tutta la bottiglia di champagne. Si vedeva che il suo interesse era il cazzo e scopare, senza alcun romanticismo accessorio. Lei era sempre stata una vera appassionata del sesso sin da ragazza; ...
    ... purtroppo il suo ex-marito dopo un periodo di grande passione si era assopito e lei a malincuore aveva fatto a meno di scopare per lunghi periodi. Aveva avuto una storia con un ragazzo più giovane ma lui si era innamorato e lei non era pronta per quello. Questo egoisticamente era la parte che faceva eccitare di più Franco: niente legami, niente bacetti e regalini, solo sesso. E sembrava che ne avesse davvero tanta voglia. Al dolce, un po' brilli, Franco iniziò di botto a farle complimenti più spinti. Uno dei più leggeri era “voglio leccarti la figa almeno una quindicina di minuti, spennellarti dal buco del culo fino alla clitoride e succhiartela fino a sentirti urlare di piacere”. Lei rideva, ne era piuttosto divertita e ribatteva con qualche commento sui cazzi duri omosci ma lui era troppo concentrato su quei capezzoli in tensione che spingevano dalla camicetta per dare peso a simili banalità. Scolato l'ultimo bicchiere Franco notò che i pantaloni bianchi di Carla avevano una chiazza scura fra le cosce: la porcona si era bagnata in una maniera incredibile! un lago fra le gambe! le sue chiacchiere avevano colto il segno eccitandola oltre misura. Lei vide che guardava compiaciuto e invece di essere imbarazzata esclamò gioiosa che erano anni che non si divertiva così a pranzo, con un uomo intraprendente e disinibito. Voleva andarsi a cambiare ma Franco la bloccò dicendole che ci pensava lui. La stese sul divano e delicatamente le tolse i pantaloni che si portò voluttuosamente al naso ...
«1234...»