1. Una cinquantenne incredibile


    Data: 09/12/2018, Categorie: Etero Autore: Spring96, Fonte: EroticiRacconti

    ... pomeriggio comparve all'improvviso in negozio e senza proferire parola iniziò a scegliere pasta, scatolame, frutta e verdura e a metterla nel cestino, riempiendolo velocemente. Si avvicinò al banco e Franco notò che dalla camicetta aperta spuntava un reggiseno nero di pizzo push-up che faceva sembrare le sue tette ancora più grosse e ritte. In quel momento erano soli in negozio ma lei non fece niente che potesse dare adito a approcci o fraintendimenti. Chiese soltanto se, visto che la spesa era tanta, potevano gentilmente portargliela a casa in serata quando chiudevano. Era un servizio che nella loro piccola cittadina facevano normalmente alla clientela, proprio per differenziarsi dai supermercati che avevano invaso il territorio, e non c'era niente di strano in quella richiesta. Peccato però che il servizio lo facesse sempre Elena e mai lui! questa occasione sembrava quindi sfumata fino a che Carla, mentre pagava, furbescamente buttò là il fatto che aveva il citofono rotto e che per farsi aprire il portone del condominio si doveva chiamare al cellulare 333 54645xxx. Franco se lo appuntò sornione su un foglietto e salutò distrattamente, pregustandosi la futura sborrata su quelle tette.
    
    Adesso era da decidere se mandare un messaggino diretto senza perifrasi o provare a corteggiarla quel tanto che fa felice una donna prima di affondare il colpo. Il mattino successivo aveva già deciso: SMS diretto ancora più spinto di quanto pensasse inizialmente! Digitò veloce sulla ...
    ... tastiera dell'iPhone “sono Franco, dimmi quando posso passare chè ho voglia di leccarti la fica e di farti godere da impazzire con il mio cazzo duro!” erano le otto, un po' presto, ci pensò un attimo e premette il tasto invio. “O la va o la spacca! al limite perderò una cliente..” Attese cinque minuti che gli parvero un'eternità e quando sentì il bip del messaggio ebbe un tuffo al cuore e un indurimento all'uccello. La risposta era “Ah, complimenti, adesso mi dai del tu?” con due faccine che ridevano. Subito arrivò un altro SMS che diceva “Liberati per l'ora di pranzo così ti faccio sentire qualcosa fatto con i tuoi prodotti. E poi assaggerai anche il dolce..” Adesso il cazzo era proprio duro e gli premeva dai pantaloni, pensò di farsi la consueta sega mattutina ma poi decise di lasciare tutto per Carla. Aveva già in mente una scusa per allontanarsi alle 12 e all'apertura accendendo la cassa disse a Elena che andava con gli amici del calcetto a pranzo visto che l'ultima volta a cena a Fernando avevano tolto la patente perchè aveva bevuto troppo.
    
    La mattina trascorse tranquilla e benchè cercasse di non pensarci immergendosi nei conteggi dei fornotori il pensiero assillante di quel culo e di quelle tette lo tormentava facendogli controllare l'orologio più spesso del solito. Alle 12 in punto biascicò un “io vado!” e corse di sopra a cambiarsi e soprattutto a darsi una bella lavata all'uccello che gli sembrò duro ormai da ore (ma era solo un'impressione). Mise in un sacchetto una ...
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