1. Non vengo a letto con te, ma tu... seconda parte


    Data: 07/12/2018, Categorie: Lesbo Autore: Honeymark, Fonte: Annunci69

    ... ingresso.
    
    - Ostia, – dissi staccandomi da lei. – Chi sarà?
    
    - Aspetti qualcuno?
    
    - No. La domenica di solito non ci sono mai… Rimani in camera che vado a vedere dallo spioncino.
    
    Andai alla porta e guardai con attenzione. Ostia…! Chi lo avrebbe mai immaginato?
    
    Mi sistemai l’accappatoio e aprii la porta.
    
    - Ti avevo detto di continuare a chiedermelo! – Disse Debora facendosi strada nel mio appartamento.
    
    Ero rimasto di sasso. Chiusi la porta e la seguii.
    
    - Debora… Proprio non ti aspettavo…!
    
    - Uomo di poca fede.
    
    Iniziò a spogliarsi e a precedermi in camera da letto.
    
    - Debora, ferma… Io… lei… noi…
    
    Beh, entrò in camera da letto dove c’era già Rita.
    
    Rita era sempre nuda, convinta che io non avrei aperto la porta a nessuno e imbarazzata si coprì col braccio i seni e con la mano il pube.
    
    - Debora! – Esclamò poi, rilassandosi e mettendo le mani ai fianchi. – Ancora tu?
    
    - Rita? – Esclamò lei. – Questa proprio non me l’aspettavo.
    
    - Neanche io… – Intervenni.
    
    Loro due si guardarono indecise se essere imbarazzate, incazzate o felici.
    
    Poi mi accorsi dallo sguardo che le due se la intendevano di nuovo e allora mi avvicinai a Debora.
    
    Nude si sentivano più a loro agio e si avvicinarono guardandosi con piacere, però stavolta decisi di prendere in mano la situazione. Mi sfilai l’accappatoio e lo lasciai cadere in terra, mi avvicinai e mi misi in mezzo. Loro, sempre guardandosi, si appoggiarono a me, nude. Si godevano il contatto con il mio ...
    ... culo l’una e con il mio cazzo l’altra.
    
    - Ragazze – promisi, – stavolta vi faccio un culo così.
    
    Non risposero e allora le feci inginocchiare, in modo che una mi mettesse il naso tra le natiche e l’altra il viso sull’uccello.
    
    Collaborarono, non so se per dovere o per piacere, ma mi piacque molto.
    
    Poi le feci alzare e salire sul letto.
    
    - Al lavoro! – Dissi battendo le mani.
    
    Salii anche io sul letto prima che si mettessero a giocare fra di loro.
    
    Mi misi in mezzo e loro si appoggiarono a me. Mi fecero girare pancia in su e vennero ad appoggiarsi a me.
    
    - Vuoi qualcosa di preciso? – Domandò Debora.
    
    - Tutto! – Risposi. E mi lasciai andare.
    
    Ma loro non fecero nulla.
    
    - Va bene, – dissi allora sollevandomi. – Raccontatemi che cosa vi piacerebbe fare con me.
    
    - Posso essere sincera? – Domandò inaspettatamente Rita.
    
    - Beh – risposi, – se non possiamo esserlo in questi casi…
    
    - A me piace… A me piacerebbe leccarle la figa mentre la inculi.
    
    - Wow! – Esclamai. – Cosa devo sentire!
    
    - E a me piacerebbe essere leccata da lei mentre mi inculi. – Aggiunse Debora.
    
    - Ostia, che bello! – Esclamai, con l’uccello che esprimeva soddisfazione.
    
    - Allora propongo questo. – Disse Rita a Debora. – Matteo incula prima me e tu me la lecchi, poi Matteo incula te e te la lecco io.
    
    - Niente male! – Esclamò Debora. – È il mio sogno.
    
    - E come cazzo pensate che si possa fare tecnicamente? – Domandai incredulo.
    
    - Mi inculi tenendomi pancia in su come se mi ...
«1234...7»