1. Non vengo a letto con te, ma tu... seconda parte


    Data: 07/12/2018, Categorie: Lesbo Autore: Honeymark, Fonte: Annunci69

    ... idea, – commentò Debora. – Così abbiamo il tempo di recuperare.
    
    «Boia – pensai, – senza tregua… E io che avevo paura di passare la domenica senza sesso…»
    
    4.
    
    - Vorrei chiederti una cosa. – Intervenne Debora dopo aver terminato la pizza.
    
    - Anch’io vorrei chiederti una cosa, dopo. – aggiunse Rita.
    
    Non risposi. E Debora continuò.
    
    - Scusa se sono curiosa, ma prima in bagno ho visto che hai un cazzo artificiale.
    
    Arrossii.
    
    - Cosa diavolo...! – Protestai.
    
    - Dai, ti ho chiesto scusa...!
    
    - Scusa un corno!
    
    - Dacci un taglio. Ma volevo chiederti... Cosa te ne fai? Sei un uomo e...
    
    - L’avevo comperato per un’amica che voleva inculare il moroso, però poi si sono lasciati e non se ne è più parlato.
    
    - Infatti – confermò, – è ancora nella sua confezione originale.
    
    - E cosa vuoi farne? – Incalzai. – Vuoi inculare Rita?
    
    - Perché no...? – Sorrise maliziosa. – Stavo proprio pensando a un triangolo creativo...
    
    Rita si girò a guardarla e Debora annuì. Rita era diventata rossa come un peperone, il che faceva pensare che la cosa la intrigava non poco.
    
    - E come vorresti fare? – Le domandai per battere il ferro finché era caldo.
    
    - Tu stai sotto, lei si siede sopra e si infila il cazzo. – Mi rispose risoluta. – Io salgo da dietro, la piego in avanti e la inculo col fallo artificiale.
    
    - Sopraffino! – Commentai. – Lo hai già fatto?
    
    - No, – rispose. – Ma trovo che sia un modo stupendo per montarla come due maschi anche se io sono una ...
    ... femmina...
    
    - Ma siete impazziti? – Esclamò Rita agitatissima.
    
    Ma non la ascoltammo. Andai a prendere il fallo artificiale e aiutai Debora a indossarlo. Era bellissima con il cazzo nero fissato con le cinghie di cuoio.
    
    - È un cazzo artificiale per il culo. – Spiegò a Rita. – Vedi come è liscio? Per la figa sarebbe necessario nodoso...
    
    - Ma allora siete proprio pazzi.
    
    - Sì, e tu sei una che sta per prendere due cazzi da due pazzi. Preparati.
    
    Andai a mettermi sul letto, sdraiato pancia in su, col cazzo già in posizione di lavoro.
    
    Senza attendere disposizioni, Rita salì sul letto e venne a mettersi sopra di me. Con calma lavorò di figa per trovare la punta del cazzo e infilarselo dentro.
    
    «Finalmente!» – Pensai, quando ci riuscì.
    
    Rita se lo sbatté un po’ dentro, poi si piegò in avanti sdraiandosi sopra di me, con le ginocchia distanziate. Debora non perse il colpo e salì anche lei con le ginocchia sul letto. Sentii che armeggiava con il culo di Rita.
    
    - Tienile allargate le chiappe! – Mi ordinò.
    
    - Sono già allargate al massimo, – osservai.
    
    - Lo so, – ripose. – Ma mi piace vedere il suo culo allargato dalle tue mani.
    
    Obbedii e lei appoggiò la punta del fallo artificiale al buco del culo di Rita.
    
    Dopo un primo momento delicato, Debora spinse dentro il fallo artificiale di brutto, fino in fondo. Lo sentii scivolare rasente al mio cazzo e la cosa mi generò una sensazione delicata. La sodomizzante cominciò a sbatterlo dentro e fuori, provocando mille ...
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