1. Un metro 18 - Come si dice “asciugarmi” in olandese?


    Data: 18/11/2018, Categorie: Masturbazione Autore: Browserfast, Fonte: EroticiRacconti

    ... solo voglia confessarmi a sua volta qualcosa, ma che voglia giocare a farmi eccitare. Mi verrebbe da scriverle “guarda, Debbie, ci sei già riuscita, perfettamente”.
    
    E invece le scrivo “sto con i miei, ora mi sposto in camera mia, scrivi ti scongiuro”.
    
    La sua risposta arriva dopo un tempo che, considerato in termini assoluti, non è nemmeno tantissimo, cinque-sei minuti. In termini relativi, ovvero relativi alla mia eccitazione, a me pare un tempo infinito. Mi sento colare anche oltre le mutandine, sull’acetato della tuta Adidas che indosso.
    
    “Ieri sera avevo tantissima voglia e sono uscita. Avevo voglia, nell’ordine, di fare un pompino insensato, essere leccata e asciugata da una ragazza, leccare sperma dalla faccia di una ragazza. E poi essere scopata senza nessuna dignità. Tutto ancora mezza vestita… Sono uscita da sola perché avevo pensato a un paio di amiche ma non potevano. Ho chiamato un uomo con cui avevo fatto sexting su Tinder qualche giorno fa, gli ho detto ‘ho una domanda da farti’ e gli ho chiesto se gli andava di vederci e di portare un’amica”.
    
    “Continua, ti prego”. Una mezza idea già ce l’ho, ma voglio leggerla scritta da lei. Ho bisogno di leggerla nelle parole che lei sceglierà.
    
    “Un attimo Sletje! Lui mi ha fatto ‘No però se vuoi ho un amico’ e io gli ho detto ok. Gli ho chiesto se era sicuro, se l’avesse mai fatto, come era il suo amico. Sai come mi ha risposto? Mi ha risposto ‘hai proprio voglia, non pensavo che fossi così, se vuoi possiamo ...
    ... organizzare anche stasera’ ”.
    
    “E…?”.
    
    “Avevo una voglia assurda di rispondere di sì, tirandomela un po’, ma senza alcuna condizione se non essere imbrattata. Avevo bisogno di sperma addosso. Ho detto di sì”.
    
    “Ti prego Debbie, ti prego, io che c’entro? Dimmelo”.
    
    “Ti stai toccando?”
    
    “No, ma se me lo chiedi lo faccio!”.
    
    “Ci sono andata, anche se dentro avevo ancora la voglia di leccare una figa. Ma dovevi sentire quanto ero bagnata. Non pensavo altro che al fatto che davvero mi avrebbe scopata non solo uno che avevo visto giusto in foto (già successo), ma anche un suo amico di cui non sapevo nulla. Mi hanno proprio inondata, Sletje. Lui era davvero carino, l’amico un po’ rozzo. So che saprai come ci si sente, ero già venuta due volte ma quando mi sono esplosi entrambi assieme sul viso… wow!”.
    
    “Oddio Debbie”.
    
    “Lì ho pensato: come vorrei che ci fosse qui quella puttanella italiana a leccarmi lo sperma dalla faccia e dalla figa. E come vorrei farle lo stesso”.
    
    Se mi tocco ora, svengo. Urlo, mi contorco, faccio entrare in camera mamma, papà e mezzo condominio. Ma non me ne frega un cazzo. L’idea di essere scopata insieme a Debbie e poi leccarci l’un l’altra è l’unica immagine che ho in testa in questo momento. L’immagine di due uomini che si divertono con le nostre figure bionde, esili e in definitiva così simili, che ci chiavano forte a pecora mentre ci lecchiamo a vicenda i nostri bei faccini. L’immagine di me stessa che striscia dietro di lei e la vede ...
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